164 diucs suos. De dantibus vero venenum alicui per quoti moriatur observantur leges et ordiues nostri. Et reservata promissione domini ducis contra lierelicos et in aliis que loqnerenlur super liac mntheria. Et addetur in capitularibus Advocatorum commu-nis et dominorum de nocte ladani presentem partem publice proclamal i, ut supra dicium est, in scalis Rivoalli et sancii Marci et in omnibus contratis Venetiarum. » FAZIONI. Nei bisogni urgenti dell' erario accostumavasi di esigere anticipatamente l’importo di due, tre, sci ed anche di dieci e quindici decime, o gravezze : queste contribuzioni anticipate si appellavano fazioni, facioni. A modo di esempio, il registro in cui sono annotali coloro ciie hanno sovvenuto 1’ erario nella circostanza della famosa guerra di Chioggia, comincia così : • Oui e notado quelli levano le fa dòn in Venezia al tempo di M. Andrea Contarmi doge pei- la guerra de Genovesi che io del 1379 ; » e termina: « Tutto el far de imprestidi o fation in Ve-netia in tempo di M. Andrea Coniarmi Doxe ec. ec. » (V. Cornar la terra). FAZZOL e FAZZUOL, v. Abili. FEDELISSIMO, titolo che si dava a'notai ducali. FELCE, coperto delle gondole e di altre barche, ma più propriamente delle prime. (V. Provveditori alle Pompe). FELCER, falegname, facitore e acconciatore di felci. FELICE (chiesa di san). La famiglia dei Gallina fu, nel 960 <> nel 966, la fondatrice di questa chiesa, rinnovata successivamente nel decimoterzo secolo, la quale, nel decimosesto, venna costruita unJ altra volta, con disegno, forse, di Sante Lombardi. E parrocchiale, ed un giorno aveva sacerdoti ventisette e quattro cherici. FELTRIN, cappello feltrato, cioè di panno di feltro. FELUCA, FILUCA, legno di varia grandezza, e di corso velocissimo perchè spintovi da remi e da tre di quelle vele triangolari, che si chiamano Latine. I Veneziani cominciarono a larn# uso nella circostanza della guerra di Cipro. i i