8 Tonda ; e se fu appellala anche Bocussin, ciò forse potè accadere per essere stala formata in antico di quella tela di bambagia, la quale, con voce barbarica, dicevasi Boccassinus. Avvertiremo, clic le Tonde non sono ancora afl'atlo scomparse da Venezia. Tulle queste diverse maniere di vesti trovansi già espresse, quali nei più antichi musaici della basilica di san Marco, quali nelle molte tele dei nostri pittori, cominciando da quell’ ignoto, clic nel 1310 pinse nel duomo di Murano il santo vescovo Donato, per finire con Pietro Longhi, morto intorno al 4780, pittore, che valorosamente e fedelmente trattò, con nuovo e non più veduto stile, qualsivoglia domestico soggetto, cioè conversari, amori, gelosie e perfin donne in alto di partorire. Quindi, conchiudendo, diremo doversi considerare apocrifa qualunque foggia di veste, la quale non sia tratta da alcuno di que’ monumenti, irrefragabili per il Costume veneziano^ quanto per il Costume antico romano irrefragabili sono quelli, che si van disotterrando dalle ruine di Pompeia e di Ercolano. ABONDIA, o Vigilia. Terra, ora sommersa nella laguna, che, dicesi, esistesse nelle maremme di Lizzafusina dirimpetto al lido di Malamocco. Intorno all’anno 853 vuoisi che fosse incendiata dal doge Giovanni Partecipazio per essersi dimostrata del parlilo dell’altro dogCj deposto, Obelerio. Nelle macchie e nei campi circostanti cacciavansi ancora nel 4200 i cinghiali. ABU’. Avuto, participio passato di avere. ACCADEMIA, o Collegio, dei nobili. Oltreché patrizi! ricchi, avean parte nei magistrati anche patrizii poveri. Potevano i primi per gli aviti agi facilmente, o sotto la scorta di dotti maestri, lautamente stipendiati, o nella Università di Padova, o in alcuna altra forestiera, insliluirsi nelle necessarie discipline ; noi potevano per la miseria i secondi, e quindi, chiamali essi pure a reggere la repubblica, il più delle volle onninamente rozzi e ignorantissimi a sedere andavano nelle curie. Rimediar volendosi di proposito a quel male gravissimo, e soltanto nel secolo XVII facendosi ciò che in tempi, assai più favorevoli per le scienze e per le lettere, non si aveva mai pensalo di fare, s’inslituiva, l’anno 1649 nell’isola della Giudecca, una Accademia, o Collegio_, in cui dovessero essere ammessi i soli giovani apparlencnli a famiglie nobili bensì, ma impoverite così da non poterli convenientemente educare. Limitato a quarantasei il numero degli allievi, erano essi gratuitamente dalla pubblica munilicenza mantenuti nell’ Accade-