BERSALIUM Brexcilium, Bressagio: con questo nome si chiamavano alcuni spaziosi sili della città, in che si esercitavano anticamente i balestrieri, poscia i bombardieri, tirando al bersaglio. « MCCCXVHI die XYII Junii IVI. C. Cum inter alia quae iécerint Ilomines Venetiarum Dextros, l’robos et vigorosos sit Exercilium Balistarum.....Capta fuit Pars, quod liant Capita Conlractarum, (jui faciant scribi onmes homines suarum Contra-ctarum a sexdecim annis sopra, et a trigintaquinque infra, et par-tiantur eos per duodenas, Nobiles quidem per se, et Populares per se, constituentes unum Caput prò qualibet duodena ; Et te-neantur Populares uno die in hebdomada de festo solemni, et Nobiles uno die in Septimana, quo voluerint ire ad balislandum . ... Et liant Brexalia opportuna ... « MCCCXIX die XXVI ¡Vlaij. M. C. Quod de sonanda Campana prò Balistariis..... Pominus, Dux, Consiliarii .... habeaut libertalém ordinandi et iacicndi quid quid eis apparuerit utile. Et si Consilium est conira sit revocatimi quantum in hoc ». BESTEMMIA. Pare che 1’ uso di proferire parole empie contro Dio, e le cose sante fosse molto radicato nei Veneziani. Nel 1201 trovasi questa legge, del nove dicembre : « Blaspheman-tes solvant lib. o aut projiciantur in aqua. » Nel secolo XV si chiudevano in una gabbia di legno, penzolante dalla metà del campanile di san Marco, i preti bestemmiatori; laonde un poetastro in certa elegia, che ha per titolo Lamento di pre Agustino, dice : « Questo è quel prete, che ha biastemato Idio e i Santi e la Vergine pura, E lì per tal cagìon 1’ han confinato. » Finalmente il Priuli nel suo Diario (maggio 1512) dice « che due cose in Venezia erano molto difficili da disfare : la bestemmia usata da ogni grado di persone, e li vestimenti alla francese troppo inseriti nell’ interno dei genii, ancorché la nazione fosse cosi odiata da tutta l’Italia. » A quésto vizio cercava ad ogni modo di porre un riparo apposito Magistrato, chiamalo degli Esecutori contro la bestemmia, di che parleremo a suo luogo. BEVERCLASANO (far), comperare vino a minuto da chi esercitava il mestiere di vinaltiere, e poi venderlo o berlo in vicinanza delle taverne. BEZZO. Moneta, che^ secondo il Carli, fu coniata precisamente Fanno 1514. Era quadrata, pesava grani quattro, e la di lei