43 Pare assai dubbioso, anzi incredibile, come Badoaro, doviziosissimo com’era, precipitalo fosse nella sua economica condizione così da fallire, e da ridursi nella improvvisa sua povertà al vituperevole e duro passo di profittare delle sostanze dell’Ac-cademia, sostanze, che alla fi a fine considerare polevansi sue^ onde, quand’ anche le avesse tutte sciupate, non avrebbe che a se solo recalo pregiudizio. Ma dalo pure ed ammesso, che Badoaro fallito fosse veramente, ed avesse commesso gravi infedeltà nell’ azienda accademica, perche abrogare ad un tratto con rigoroso decreto una adunanza che risultava tanto illustre ed onorevole non solamente a Venezia ma alla repubblica ? Impari quella repubblica a qualunque altro governo nel saper nascondere e sagacemente celare i suoi politici provvedimenti, è più probabile e verosimile, che 1’annullamento dell’Accademia avvenisse per assai dilferenle cagione, per quella cioè della gelosia e del sospetto che per le così bene dilatate e così bene mantenute di lei corrispondenze con persone di forestieri dominii, anche in oggetti di Stato, avea potuto inspirare, poco importando poi alla repubblica, a petto della conservazione della sua tranquillità e del bene dei suoi cittadini, il far comparire uno di essi fallito e imprigionato. E gelosia e sospetto del pari devono aver cagionato eziandio I’ abolizione dell’ anzidetta Accademia dei Pellegrini ove diligente considerazione si faccia a quel segreto scrupolosamente mantenuto dai socii, a quelle loro adunanze in luoghi ameni bensì, ma solitariì e variati, a quella perfetta uguaglianza osservala tra loro, a quella reciprocazione di soccorsi, a quelle arcane limo-sine, a quelle agapi, a quelle solenni fenebri pompe e a que’pa-negirici dei trapassati, di guisa che non possiamo non accordarci nella opinione di chi volle ravvisare nell’ Accademia dei Pellegrini l’origine di un’altra società, che a’giorni nostri seppe ugualmente imporre e colla medesima segretezza delle sue leggi, e colle medesime occulte sue beneficenze. Può dirsi pertanto che le due Accademie Veneziana della fama, e dei Pellegrini, oltre di avere avuto uno scopo letterario, ne possano avere avuto uno eziandio politico. ACCADEMIA DEGLI UNITI. Fu instituita nel medesimo tempo di quella dei Pellegrini, da un Pielro da Mosto, patrìzio per molte rare doti assai chiaro, e per eloquenza assai famoso; in quella Accademia si trattavano, e non di rado, diversi argomenti all’improvviso. Aggiugneremo poi, che nel medesimo secolo decimoseslo ebbero vita anche le altre Accademie, di minore importanza, degl’ Insensibili, dei Ricovrati, degli Adorni, degli Uranici ovvero dei Celesti, dei Riuniti e dei Serafici.