219 LAD1U0, ed anche Adria. Isoletta, che si trova spesso nominata nelle croniche, e che si vuole situata tra Olivolo e Gemino. LAGO DI CONA. Vasto specchio circolare di acqua, circondato dai paludosi terreni, sopra i quali sorgeva Aitino, e che si avanzano verso i Borgognoni, Torcello, Binano e Mazzorbo. Il lago di Cona era celebre nei primi tempi di Venezia per la pesca c per la caccia di’ ivi in copia si facevano. — di san Daniele. Era posto « in coiifmio s. Petri de Ca-sh'llo, cuni suo agere, et terra illa et fundamenta tota, super qua una domus lignea, et molendina duo crani hedificata. » Marco Nicola, vescovo di Castello, avea donato nell'anno 1220 questo lago colla casa, e con i due mulini ai monaci di san Daniele, e questi nell’anno 1525, ne facevano cessione, mediante annuo censo, alla repubblica^ la quale si fece ad aggrandire così la periferia dell’ arsenale. — di s. Pantaleone. Era più vasto del precedente, ed una carta di donazione, riportala da Flaminio Cornaro, e fatta nell’anno 1222, ne offre precisamente i suoi confini. « Partim l!r-mat (il lago) in proprietalibus Contractae eiusdem s. Pantaleonis, et partim in proprietatibus orae s. Crucis, partim etiam in pro-priclatibus ss. Simonis et Judae, et Simonis Prophetae, et par-lini in proprietalibus s. Thomae^ et s. Stefani Confessoris. » Tramutato poscia il lago in deliziosissima ortaglia, vi si trova ora dappresso il vasto edifizio dell’ Archivio generale. LAGUNA. Col nome di laguna s’intendeva generalmente quel vastissimo tratto di acqua marina, della estensione, forse, di no-vaulanove miglia geografiche, il quale avea principio alla foce del Po, e terminava all’altra del Timavo. (V. Aquae Altinati, tiiprulanac Grudatae). La laguna poi di Venezia, propriamente detta, è un bacino di bassi fondi, variamente intersecato da canali, e sparso d’isolette, che presenta una condizione intermedia ha la terra ed il mare. La forma di questo bacino, oblunga ed irregolare, si approssima tuttavia a quella di una lunula, di cui 1 arco convesso segna il contine colla terraferma, ed il concavo quello col mare. La corda che li sottende entrambi corre a un dipresso la linea greco-libeccio, cd è lunga circa ventun miglia; la freccia maggiore è di dodici miglia, la minore di cinque ; di 8u>sa che la massima larghezza della lunula è circa un terzo della disianza tra i suoi punti estremi : alquanto a settenlrione {'»1 mezzo della laguna, e a distanza pressoché uguale del mare