235 MAGISTRATO del Pelisi on. Ebbe origine nell’anno 1244, e fu cosi denominato per le facoltà demandategli, eh’ erano appunto (¡nelle di ascollare e di esaminare le petizioni, o domande avanzale da Veneziani e da forestieri sopra qualsivoglia controversia, e per quantità illimitate: per legge dell’anno 1481 gli fu attribuita anche una porzione di criminalità, col giudicare cioè sopra gli spogli e le ruberie commesse dal forestiere contro il Veneziano entro i confini del Dogado. Composto di tre sapienti patrizii, spettava a questo Magistrato la decisione di tutte le liti in punto di legati, di eredità, di prestiti, di alimenti, di rendimento di conti per parte di commissarii, di tutori e di agenli, pur che i conti stessi non avessero dipenduto da negozii di mercatura, nel qual caso riservato era il giudizio ai Consoli dei mercanti. Iu mancanza, per morti, o per rinunzie, di tutori e curatori testamen-tarii, erano essi eletti da questo Magistrato. — dei Pioveghi e del Piovego. Premesso, che nell’antico veneziano dialetto Piovego valeva Pubblico, vuoisi che questo Magistrato abbia avuto origine nel secolo IX. Esercitato allora da un solo individuo, e per ciò detto Piovego, lo fu poscia, nell’anno 4282, da tre, laonde prese il nome dei Pioveghi : avvertesi, che questi tre si chiamavano pure Judices Publicorum. ¡Nella originaria instituzione di questo Magistrato (il cui codice, conosciuto col nome di Codice del Piovego, è interessantissimo per copia di antiche patrie memoriej fu suo officio quello di sopran-tendeie alla conservazione delle acque, delle paludi e dei terreni (li pubblica ragione, come eziandio a quella delle vie, e degl'interiori canali della città di Venezia ; successivamente gli fu affidata la soprantendenza alle usure. — del Procurutor. Era composto di tre persone, ed ebbe principio certamente prima dell’anno 4269. Esaminava egli, e diffiniva tutte le liti, che insorte fossero tra i Procuratori di san Marco, e quelle di questi con altri, come eziandio le questioni insorte tra Veneto e Veneto sopra possedimenti^ posti nella Marca Trivigiana e in quel di Ferrara, diritto esteso poscia anche sopra gli altri beni acquistati nella veneta terraferma. Accoglieva le istanze delle donne per alimenti, ove i mariti loro •nelinàto avessero alla inopia ; e poiché le dòti per la loro assicurazione erano soggette ad esso Magistrato, così, volendo una «ladre disporre di mille ducati affin di maritare o monacar una bgtiuola, concedea egli per decreto la libertà di farlo. — del proprio. Davasi questo nome a tre giudici, i quali