91 Miche meretrici le Case dì Ca Rampavi a san Cassali. Fu posto al governo di costoro una matrona, che teneva cassa del danaio, e divideva ogni mese a tanto per testa il guadagno. » CARAVELLA, naviglio da carico e da trasporto, ordinariamente della portata di trecento bolli. CARBONARIA. Canale prossimo alla città. In un documento del 1546 trovasi scritto : « luxta Canale Avelli in palude versus Zagaruola et in Canale dicto Carbonaria. » CAREGAj sedia, seggiola, da carice^ o sala palustre, nominata dai botanici Carex muricata, pianta di padule, colle cui foglie s’intcsse il seder delle scranne. CARICHE (vendila di). NelF anno 1525 il Senato propose ed il Maggior Consiglio decretò la vendita per danaro dei varii mi-nisterii dipendenti dalle magistrature. I bisogni della repubblica chiedevano grandissime somme^ laonde nel giugno di detto anno si decretava, che « lutti gli Officii, che vacassero in Venezia soliti distribuirsi da alcuni Magistrati, e dal Consiglio di XL al Criminal, ed egualmente quelli di tutto il suddito Stato solili darsi dalli Rettori patrizii......abbiano a vendersi...... salva ed inconcussa la massima, che tutti gli Officii non possano deliberarsi ad altri Compratori che a cittadini originarli Veneziani, e quelli di fuori non ad altri, che a’ sudditi dello Stato. » CARPETA, vesta, che le donne del volgo portavano dalla cintola fino ai piedi. CARRAZER, v. Coraser. CARTE. Con questa voce veniva indicato qualsivoglia contratto, scrittura, istruinento, negoziato, processo e testamento, laonde le Carte si consideravano come i principali fondamenti delle azioni, delle difese e delle quistioni civili. CASA DEL CANEVO (canapa), o Tana. Era, oltreché officina dell’ arsenale (però separata da esso), emporio della canapa di pubblica e di privala appartenenza. Ivi, fatta scella della migliore, si allestivano le gomone e le altre grosse funi per il servigio dei navigli da guerra e da commercio, nè era permesso di formarle altrove, specialmente quando avessero superato certe deler-