I"» W1 oo li Veneziani liberamente esercitavano traffici, arti e mestieri, e immensi acquisti facevano ili tappeti,-di mussoline, di sete crude, di tele e panni d’ India, Marco Ziani, nipote del celebre doge Sebastiano, lasciava, nel 1255, per testamento una delle sue case, che aveva nella contrada di san Giuliano, affinchè dovesse servire di ospizio agli Armeni, che mercanteggiavano a Venezia. Accordala dalla repubblica nel XV secolo maggior protezione alla gente di Armenia, ebbe essa in quel secolo, e particolarmente poi nel XVIII, a provar sempre più gli effetti della Veneziana larghezza. (V. Chiesa di santa Croce degli Armeni, e san Lazzaro, isola). ARRENGUM, comizii, assemblea nazionale (V. Condone). ARRIAN SANTO, V. Costanziaca. ARS, macchina. ARSANAL, arsenale. ARSENALE. Monumento insigne della grandezza e dei generosi concepimenti della repubblica, 1’ arsenale ebbe principio Tanno d 104, nella circostanza dei guerrieri apprestamenti fatti da Venezia a favor della Crociala. Situato nella parte orientale della città, occupò da prima un3 area non grande ; ad ogni modo veniva tosto a guisa di fortezza guernilo di torri, e circondalo di alte mura merlate. Nel 4303, o 4304, ebbe un ingrandimento, e allora fu che vi si edificò la Tana, o Casa del cunevo, nella quale si adunava la canapa tutta, che si traeva dalla floridissima colonia della Tana, situala alla foce del Don, anticamente Tanai. Ebbe altre amplia-zioni nel 4326, nel 4473, nel 4 539 e nel 4 564, continuandosi sempre a cignere queste aggiunte di alle mura, frammettendosi altre torri. Olire le molte officine, le fonderie, i cantieri, le vastissime sale d’armi, ed i parchi, sorsero a grado a grado in questo ampio ricinto edifizii tanto singolari, che invano se ne ricercano negli altri arsenali di Europa. Caduta in rovina, forse per vetustà, la Tana, o Casa del cunevo, Antonio dal Ponte, architetto, la rifaceva nel 4579, conducendola con insigne grandiosità. Lungo questo edificio piedi parigini 965 : 4. 6, è diviso longitudinalmente in tre spaziose navale, mediante due ordini di colonne robustissime in istile toscano; ampie sono le gallerie, che ne dividono per altezza i 3