284 ORMESIN pelli di (meglio di armcllino) dicevansi (jiielle che si usavano per fare le liste delle vesti dei patrizii adoperale nella mezza stagione. ORSEOLI, ORSINI, furon così detti nell’ anno 4051 i danari, c ciò perchè il vice-doge Orso Orseolo, patriarca di Grado, fu il primo che ponesse il proprio nome sopra quella moneta, della quale però non rimane ora più traccia. ORSETA, per vezzo in vece di Orsola, nome proprio di femmina. ORSINI, v. Orseoli. ORSODURO, v. Dorsoduro. OSEj voce. —, valeva per nomina a farsi. Eravi per ciò un Segretario detto alle voci il quale lenea conto del cominciare e del finire di tutte le magistrature per proporre a suo tempo le nuove elezioni, proposizione eli3 anticipatamente si pubblicava nel Maggior Consiglio. (V. Foce, Segretario alle voci). OSELLA. Moneta d’ argento, o pubblica medaglia che nell'anno 1521 il doge Antonio Grimani trovò di sostituire al dono degli uccelli uccisi a caccia uelle lagune e nelle valli (V. Caccia), in luogo dei quali, anche prima, il principe era abilitato a supplire cou grossi dodici, o soldi trentadue. Il valore delle prime Oselle fu di soldi trentadue e mezzo, e di soldi trentasei ; nel 157 i era salito a quarantatre; intorno al 4630 a cinquantacinque ; quindici anni dopo a sessanta e sessantadue; finalmente, nel 1734 a soldi settantotto, valore che sino al 4797 si volle immutabile. • OSPEALIERA, dicevasi quella giovane povera eh’ era allevata in uno degli orfanolrofìi annessi agli ospedali della città, OSSARSEj v. Olsar. OSSO DURO, v. Dorsoduro. OSTRALADA, furia di austro. OSTRO, austro, sud. OTIMO, maggiorenne, dicevasi a colui il quale avesse avuto l’età idonea per l’amministraziune delle cose sue. OTTUBRIO, v. Octubrio.