35 I undici da sessanlasei, uno da cinquantacinque, tredici fregale da E quarantadue a quarantaquattro cannoni, due da trentaduc, venlilre I galee, una bombarda, due collor, sedici barche cannoniere, Ire j brigantini da sedici a diciolto cannoni, una goletta, selle ga-• leolte, altrettanti zambecchi, cinque feluche, molte barche armale I con obici, dieci galleggianti con due cannoni da trenta, ed una balleria, pur galleggiante, di selle cannoni da cinquanta. E pure tutta questa copiosa suppellettile di formidabili mezzi di difesa | non valse a preservar la repubblica : ciò prova, fuor di dubbio, I che la forza e il predominio delle idee e delle opinioni sono in I alcuni casi più prepotenti delle armi slesse. J • ' * •• ’- ■ ’ *; * ARSENALOTO, artefice, che lavorava nell’ arsenale. Erano I gli Arstilalo ti, oltreché i custodi dell’ arsenale medesimo ( onde inesorabilmente erano puniti colla morie o col bando qualora I fossero stati scoperti siccome autori d’incendio e di notabili de-rubamenti) la guardia del Maggior Consiglio della repubblica, e andavano armali di brandistocchi, e di un legno dipinto rosso, che leticano in mano a guisa di bastone. 1 loro capi e maestri non potevano uscire da Venezia nè dallo Stato senza licenza espressa del governo, e i loro figliuoli, anche in età puerile, erano accolti nell’arsenale, ricevendo una giornaliera sovvenzione; venivano perciò chiamali figli dell’arsenale. ARS1LIO. Era, sin dal secolo decimo, un legno da trasporto e da guerra; oggidì chiamasi a Venezia con questo nome il corpo sguernito di un bastimento. PS " * ARTELARIA, artiglieria. ARTIGLIERIA. Combattendo i Veneziani contro 1 Genovesi nelle acque di Sardegna, l’anno 1549, fecero uso di spingarde, siccome narra il de Monacis : convien dire pertanto che i Veneziani medesimi conoscessero V artiglieria sin dal principio di quel secolo. Tanto poi sì perfezionarono nel maneggiarla, da servirsene maravigliosamente nella successiva guerra di Chiog-gia : a modo di esempio, la torre del monastero di san Michele di Brondolo fu da essi minala con palle di centoquaranta e cen-tonovanta libbre di peso, riferendo il dimazzo, presente alla delta guerra, che eziandio i paliscalmi portavano un cannoncino. L’ artiglieria Veneziana si rese quindi celebre, e fu il terrore dei Turchi, e ninno altro Stalo ne possedea tanta, quanta la repubblica di Venezia.