MDXXVII, OIUONO. 346 vedeno exeenlion de le parte et deliberation antediete, adpo ciré Tè necessario per li proprii efTecti f;ir valida et oporluna provisione al pagamento de questi tali, aciò che se habia il modo de far le spese occoreno al Stalo nostro. Et però: Panderà parte, che per auctorità di questo Conseio sia deliberato, che (ulti quelli i quali sono di questo Con-seio et sieno de che condilione et qualità esser si voglia, et sì per conto de offilio etiam continuo come de cadauna sorte Consiglio et Collegio, et per qualunque altro conto, cussi ponendo come non ponendo ballota, item, tutti quelli che sono in altri si ofTicii come Consigli et Collegi in questa città sotto qual titillo et de che siano condilione nemine excepto, nec non lutti li scrivani, nodari, coadiutori, massari, fanti et ogni altro che quovismodo livrasse salario over benefìcio et utilità date Signo-» ria Nostra in questa cità, soto qual nome o titulo siano, etiam lutti li Advoculi, sì ordinari come extraordinari, siano obligali per lulto il mexe di Luio proximo haver porta a Daniel Vido nodaro nostro bolletini 5, zoè, uno del officio di Governadori di l'intra de di haver pagà tulle le cinque tanse poste al monte del subsidio, dechiarando che le tanse quarta et quinta se possino pagar con el don de 10 piT cento ancora per tutto el presente mese, el qual passato sia tenuto il Governador venir et far portar li zornali in Collegio, et se habbino a tirar sotto le tnarelle, ac etiam di haver pagato et ogni altro debito havesseno in ditto oflìcio di Governadori; et bollettino uno di le Cazude, uno del oficio di Proveditori sopra li officii et cose del regno di Cypri, uno di le Rason nove, et uno di l’oficio di X Officii, di haver pagato integramente, non esser debitori ad alcuni di ditti officii, sì che per essi bollelini, i qual debbano esser sottoscritti di mano de tutti tre li signori di cadauno officio sia fata fede et appari alcun non dover dar cosa alcuna per uiun conto ad cadauno di essi 5 officii, et sì in ninne proprio come in nome di soi padri et altri in li beni di qual siano successi, ac etiam per le Com-m essa rie, nei beni deh qual i fusseno pervenuti. Il ditto Daniel Vido veramente sia lenulo andar ad ioconlrar lutti bolletini alli ditti oficii sì come i ge saranno presentati, el poi venir in Collegio a de-chiarir il lulto. El non possi esser fatti bolletini ■ad alcuno che non havesse pagato integramente, sotto pena de privalioni di officii sì alli signori che sottoscriveranno come alli scrivani et coadiutori et altri minislri di quelli che l’havesse fatto, et de pa-530* gar del suo tal debiti. Passato el dillo termine, im- mediate e! giorno da poi sequenle se debano publicar in questo Conseio tulli quelli che noti bave-ranno portato li 5 bolletini. Et quelli di loro che sono ut supra di questo Conseio, subito debano esser licentiali di esso. Et li altri che sono in officii Consigli et Collegii, non siano permessi più esercitarli ; praeterea siano obligati li Conseieri nostri far che sia fatta eleclion in loco di nobili, soto pena se non la faranno far di ducati 500 per uno, da esser scossi per cadauno di Avogadori di Cornuti, senza altro Conseio, alli quali sia comessa la exe-cutibn di la presente parte, et simìliter in loco di nodari et scrivani et altri se debbi far secondo la forma di la parte. Et quanto alli Advocati exlraor-dinarii, sia contesso a tutti li indici, officiali et presidenti di Consegli et Collegi nostri i non debbano permeter quelli nè alcun di loro exercitarsi, agitar nè procurar alcuna causa se non li presenterà una fede del ditto Daniel Vido di haverli porta tutti li dilti cinque bollelini, soto pena di pagar del suo. Circha li altri debitori veramente, che non hanno officii el non sono inclusi in li sopraditti, anche è ben conveniente che da loro se facia experientia di haver il pagamento. Però sia preso, che per cadauno di dilti 5 officii per quanto a essi aspecta, debba esser tolto in nota tulli li beni et faculta deli debitori soi, sequestrando etiam le intrade, et venir nel Collegio nòstro per dechiarir di lutti particularmente quello che haverano exeguilo nel termine soprascritto, a zio che si possa far poi la execulione che parerà dover esser al proposilo. De parte 136 De non 71 No« sincere 5 Sumario di una letera da Cataro, di sier Do-menego Gritti retor et proveditor, data adì 9 Zugno 1527, scritta a sier Francesco suo fiol et ricevuta a dì . .. ditto. Non beri l’altro scrissi per via di Curzola, per messo a posta, di le fuste qual era entrate qui nel Golfo. Hora ne expedisco un’altra, pur pervia di Curzola per terra, et con gran pericolo; ma non se poi far altramente, perchè non se poi andar per mar per amor di dille fusle, et legno che al zonzer itile mie ledere le sarano tarde, perchè per via di Ragusi non si poi, rispelo il morbo. Queste fusle sono anchor di qua via, el zerchano di sachisar et far mal se i polrano ; ma per la grafia di Dio io ho messo