Secolo XVII. ACCADEMIA DEGL'INDUSTRIOSI. Fioriva in casa del patrizio Giovanni Francesco Morosini, avea per impresa un ramicello in-neslalo col mollo ( frnctifer ex sterili ) ed era sollo gli auspizii del procuratore Sebastiano Soranzo. ACCADEMIA DEGLI ACUTI. Trattava le scienze speculative, e teneva le sue tornate nel con ventino di san Nicolò della Lattuga} o san Nicoletto dei Frari. Ne fu institutore un padre maestro Antonio Ferrari, e spiegava per impresa un Sole, cui lisavano gli occhi due aquile. » ACCADEMIA DEGLI ARGONAUTI. Leggeva geografia nel convento dei Minori Conventuali detto dei Frari. ACCADEMIA DEI F1LADELFICI. Ioslituita ed aperta verso il 1690 dal patriarca Giovanni Badoaro nel proprio palazzo a san Pietro di Castello per ¡[istituzione del clero. ACCADEMIA DEI DODONEI. Ebbe per institutore il principe don Antonio Ottoboni, nipote di Alessandro papa Vili, e per mecenate Angelo Morosini, Procuratore. L’impresa dell’ Accademia constava delle due colombe di Dodone. ACCADEMIA DEGLI ANIMOSI. Apostolo Zeno, Fanno 1691, ne fu il fondatore, ed i socii si adunavano nel nobilissimo palazzo, che il patrizio Giovancarlo Grimani aveva nella contrada di santa Maria Formosa. L’impresa dell’Accademia, invenzione dello stesso Zeno, era un’edera avviticchiala ad un alloro, col motto di Orazio (Tenues Grandia). Nel 1698 venne 1’ Accademia ascritta a quella di Arcadia di Roma. Lieti per ciò gli Animosi aggregarono alla propria Accademia Gianmario Crescimbeni ed altri riiembri dell’ Arcadia, ed inviavano a questa varie poetiche loro composizioni, tra cui due sonetti dello Zeno, mostrando in quelle di aver già per primi sbandito dalla italiana poesia quella depravata turgidezza, in che, da più anni, essa era miseramente inabissala. Secolo XVIII. ACCADEMIA ALBRIZZIANA. Ne fu padre, Fanno 4742, il veneto stampatore Ermolao Albrizzi ; e F Accademia^ intitolala Al-brizziana, letteraria, filarmonica e del disegno, che aveva per