1!> savio del Conseio, qu. sier Alvise ........ Sier Antonio Surian dotor et ca-valier savio a terra ferma, qu. sier Michiel ...... Sier Gasparo Contarini fo ambasa-tor a la Cesarea et Catolica Maestà, qu. sier Alvise . . Sier Nicolò Bernardo fo Savio del Conseio, qu, sier Piero 5 Et chiamato el ditto sier Francesco Donado el cavalier, dal Serenissimo, refudoe, dicendo è Savio del Conseio con pena, et per la parte di Gran Conseio poi refudar quel el vuol senza pena, unde fo acetà la so scusa, che etiam non si poteva, et fo ordinà far il terzo scurtinio. Orator al Summo Pontefice in luogo di sier Francesco Donado el cavalier, ha refudado. f Sier Piero da cha’ da Pexaro el pro- curator........131. 79 Sier Lorenzo Bragadin fo Cao del Conseio di X, qu. sier Francesco 85.117 Sier Gasparo Contarini fo ambasator a la Catolica et Cesarea Maestà, qu. sier Alvise......92.102 Sier Nicolò Tiepolo el dotor, savio a terra ferma, qu. sier Francesco . 61.114 Sier Marco Dandolo dottor et cavalier, fo savio del Conseio . . . 68.138 Sier Andrea Trivixan el cavalier savio del Conseio, qu. sier Tomà procurator . . . . . . . 69.143 non Sier Lorenzo Loredan el procurator, per esser papalista. Et chiamato el ditto sier Piero da cha’ Pexaro el Procurator, volse refudar; el Serenissimo andò in colora, dicendo si faria provision che più alcun non refudasse a li bisogni di la terra. Et hessendo bore due di notte, fo licenlià il Pre-gadi, nè più chiama il Conseio di X con la Zonta zà ordinato, per l’ora tarda. Di Bergamo, di sier Domenego Contarini proveditor generai, di 29, come ho scritto fo lettere, con questi'ad visi: 16 Copia di lettere di domino Francesco da Casal capitanio di cavalli lizieri, da Lodi, di 29. Le zente da Milano sono ancora a Marignano, Vidigulfo et Santa Cristina, et li atorno fra Santo Anzolo el Pavia, et fra loro se dize pur che voglino andar a Santo Anzolo ; la qual cosa penso non faranno, perchè hozi tutti li castelli se tengono, dove sono gente da combattere. Non mancarò de tener cavalli fora et advisar se faranno movimento. In Milano se intende che fanno provision de cari et monition per il viver. Et a vostra signoria mi rico- ■ mando. Item: Copia di lettere di domino Mateo Mario Busseto, di^Lodi di 29. Sono ad visi al magnifico Vistarino, il Leva dovea ussir questa notte di Pavia con artellarie per venir a Santo Anzolo, et tutta la fantaria nemica, etiam sul pavese. Tutto per aviso. Summario di una lettera da Fiorenza, data g a dì 29 Aprii 1527, scritta per sier Antonio Bolani pagador. Heri fossimo in Fiorenza, dove erano in consulto li reverendissimi cardinali Cortona et Redolii, il magnifico Ipolito fiol fo del magnifico Ju-liano, il signor duca di Urbino, il marchese di Sa-luzo, il Guizardino, et il clarissimo Pixani, il magnifico orator Foscari, li otto di Pratica, et li am-basatori di Milano, et il conte Guido Rangone per concluder la liga de fiorentini, dove che io ho visto cosa di questa povera Repubblica, che molto mi ha parse strania. Erano sentati prima li dui cardinali, a man dretta de li qual era il signor duca di Urbino, il marchexe di Saluzo, il clarissimo Pixani, et il magnifico orator Foscari. A man manca era il magnifico Ipolito, poi il Guizardino, li ambasalori di Milan, et il conte Guido. Li otto di Pratica erano in piedi, qual tutti sono de parte de Medici. Il primo che parlò, fu il clarissimo Pisani, et quando disse la Repubblica Fiorentina, il magnifico Ipolito li fece alcune guardature, che ne monstrò haver hauto a male. Questa povera città è venuta a termine, che vi faria grandissima pietà. Fu conclusa la liga da poi molte parole, et altri non parlò, salvo il MDXXVII, MAGGIO. 120. 86 53.154 85.114 73.131 (1) La carta 5* è bianca.