9 mia fino all’ elà degli anni venti, ed ¡ostruiti nella religione, nella grammatica, nelle umane lettere e nella scienza della navigazione : un maestro estraneo all’ Accademia si recava in alcuni determinati giorni ad insegnarsi pure diritto civile. Ultimo di questi maestri lu il sacerdote Giovanni Domenico dottor Brustolo», autore dell’ Uomo di stalos ossia Trattato di Politica, stampalo in Venezia l’anno 1798 in tre volumi in 8.vo dallo Zalla. Sin al 1724 la direzione dell’Accademia Cu Ira le mani di preti secolari; ma dopo quell’anno, eludendosi più opportuno di affidarla ad un ordine religioso, i Somaschi, preti regolari, surrogarono i secolari, e il padre Stanislao Santinelli, lor provinciale, fu il primo rettore dell’ Accademia ; la quale, cessata la repubblica, cessar dovette necessariamente del pari, avvegnaché fu tollo allora del lutto il motivo per cui essa era stala insti tu ita. ACCADEMIE. Prima del secolo decimoseslo non ebbe Venezia letterarie adunanze,-o Accademie propriamente dette; ma da quel secolo in poi ben sessantaquattro se n’enumerarono, quali intente a svolger temi appartenenti alle umane lettere e alla poesia, quali occupate di oggetti relativi a scienze ed a più gravi discipline. Diremo delle principali di ciaschedun secolo. Secolo XVI. ACCADEMIA ALDINA. Sorse giustamente nel primo anno del secolo decimoseslo, e Teobaldo Pio Manucio, più conosciuto col nome di Aldo, diminutivo di Teobaldo, nato a Bassiano, nella Campagna di Roma, n’era il generoso fondatore. Studiate il Manucio umane lettere, e udite lezioni di lingua greca, concepito aveva a Carpi, presso quel principe Alberto Pio scolare di lui, la grande idea d’ instituiré una stamperia, destinata soprattutto a dar corrette ed eleganti edizioni dei migliori autori greci e latini. Scelta perciò Venezia, città dove allora 1’ arie della stampa più che iij altro luogo era in fiore, e veduto, che la più parte degli stampatori dava fuori soltanto libri scolastici, mistici e legali, poneva egli mano invece alle opere di letteratura greca e latina, e a quelle di antica filosofia, adoperando poi bellissimi caratteri greci, modellati su quelli dei migliori manoscritti e inventando il carattere minuto italico, comunemente appellalo corsivo. Non potendo però Aldo bastar da se solo a così vasta impresa, giacché uopo era di collazionare e di correggere molti e diversi testi, chiamava in soccorso, affinchè secondassero i suoi nobili sforzi, molli illusili uomini, alcuni dei quali si univano a lui per la sola gloria di servire all’ amico e alle lettere, altri per