92 minale misure di grossezza. Alla cima di questa importantissima amministrazione stavano tre patrizii col titolo di Uffisiuli alla Camera del vunevo, detti poscia Fisdomini alla Tana. (V. Arse-nal). CASACA’, dicevasi alla locazione3 o conduzione ereditaria, cioè il contratto, col quale si dava ad alcuno a titolo ereditario la proprietà utile di un fondo verso la contribuzione di un’ annua somma in danaro, o in frulli, o in servigli. GASARIA, strada in Rialto^ ov’ erano botteghe, in cui si vendeano grasce, e cacio. Questa voce, come la seguentCj derivò dal Ialino Casearius. GASARIOLI, Casaroli, venditori di cacio. CASE. Senza divagare in inutili conghietture, devesi ritenere assolutamente, che le case di Venezia nella sua primissima ctii allro non erano che miserabili lugurii contesti di canne o di la-\ole, e coperti di stoppia. Ma, come a Dio piacque, sedala la fiera procella di molli barbari, che minato aveano più volle la vicina terraferma, uscirono i Veneziani dalle isolette loro^ e recatisi alla disti llila città di Altiuo, rivolsero a proprio vantaggio quelle rovine aifìn di fabbricarsi più durabili abitazioni, scegliendo per queste le pietre (V. Allineile), ed i marmi meno preziosi, e per 1’ adornamento delle chiese serbando i più ricchi,, e le sculture. Nientedimeno, affiu di mostrare anche nelle cose materiali la fratellevole unione ed uniformità degli animi dei novelli repubblicani^ con santissimo consiglio si ordinava, che tutte le case esser dovessero allo stesso livello, di guisa che accostavansi certamente più all’ abbiettezza di quello siasi alla elevazione e alla magnificenza. Erano dunque le case basse, ma con solide muraglie, difese da barbacani; avean le finestre ad arco acutOj ed erau queste poche, ed anguste affinchè di soverchio non avesse a penetrar 1’ aria, la quale per i molti canneti e per 1’ erbe ac-quaiuole, che s’infradiciavano sopra le paludi, non ancora tutte assodate, tendeva più alla infezione che alla purità. Entravasi nella casa per un portico, di colà passavasi in una corte, intorno alla quale stavano disposte le stanze e la cucina; il pozzo era nel mezzo. Ma insensibilmente avvantaggiando i pubblici e i privati negozii, e già per l’esteso traffico venule non poche ricchezze, se non si edificarono tosto palazzi (i quali per concorde asserzione degli storici non cominciarono ad innalzarsi prima del secolo decimoquinto) si resero però assai più comode e più vaste