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anche il nome di Equilio per essere molti di que* fuggitivi stati pastori, o custodi di mandrie cavalline. Ad ogni modo essa città" fu, un tempo, assai ragguardevole, e come tale viene ricordata dal Porftrogenilo. Avea un codice proprio, due Consigli, uno Maggiore, l’altro Minore, dividendosi i cittadini in maiores, in me-diocrcs, ed in minores; avea vescovoj e (se stiamo ad un vecchio cronista) quarantadue chiese « degnissime.....la maggior parte delle quali giera lutto el salizzado de mosaico come al presente se vede san Marco. »' Per le civili discordie dei Veneziani, per quelle dei Gies,ulani avute cogli Eracleani, per le invasioni dei Franchi e dei Tartari Ungheri, per la emigrazione a Venezia di pressoché quaranta famiglie, quando colà si stabilì ia sede ducale, e, finalmente, per le acque del Piave e del Sile, che, stagnando, ammorbarono l’aria, andò Giesulo a poco a poco in decadenza, poi in totale rovina; di maniera che nel 4430 non v’era più casa alcuna, e nell’antica piazza, in cui erano già cresciuti olmi e noci, si seminava il frumento. Per le quali cose si abrogava, nel 14-40, anche il vescovato, assegnandone le rendile, non povere, alla meusa patriarcale di Venezia. Era il territorio di Giesulo, che si estendeva non poco nella terraferma., ricco di fertilissimi campii di prati, di vigne,, di orti e di macchie, nelle quali in copia annidavano fagiani : abbondava pure di armenti, non solamente di pecore, ma pur di buoi e di cavalli. Lungo il mare sorgevano due celebri selve di pini, una grande, l’altra più ristretta, in una delle quali ha esistito un monastero chiamato di san Giorgio in Pineta, già in nome sin da’ giorni ili san Girolamo e di Rufino, prete della chiesa Aquileiese, monastero, che, abbandonato e caduto in rovina, venne, dopo il 1044, ristorato, affidandolo a un Vitale Caraso, monaco di Rialto. Più presso il mare trovavasi pure una torre (or chiamata Torre di Piave, oi’ Torre del Caligo), sopra la quale, a guida dei navigli dal tre di ottobre al ventuno di marzo., si accendeva una lanterna, e v’ hanno leggi del 1282 dirette a provvedere a '{"ella illuminazione, e a regolarla (V. Vescovi di Giesulo).
    GIESSE,, antichissima maniera triviale, che significava « decessero » dal latino Debct esse,
    GIEXULO, v, Giesulo.
    GIOAj v. Giova.
    GIOBBE (chiesa e convento di san). Ebbero per origine un oratorio ed un ospedale, per i poveri, instituili nello estremo