100 GAVAINA , canaletto, che si addentra nelle terre. —, dicesi il sito, in cui stanziano le gondole ai traghetti, e dove si monta per passare alla riva opposta. CAVANE. Profonde fosse non lontane da Marghera. Taluno pretende siano le rovine di un borgo (forse Villa Mestrina) nel quale i Veneziani, nel decimo secolo, avean fondachi per mercanteggiare cogli stranieri della terra ferma. (V. Villa Mostrina). CAVARZERE, Caput aggeris. Grossa e bella borgata posseduta dai Veneziani sulla riva dell’ Adige, verso Cliioggia. Sagomino la nomina siccome ultima popolazione della seconda Venezia, ed è ricordata eziandio negli antichi trattati coi sovrani d’Italia unitamente ad altre Comunità Veneziane. CAVEDAL, capitale, e propriamente quello formato da somme date a prestito al pubblico in circostanza di strettezze del-l’erario: «... Et questo danaro, che il pubblico toleva, si nominò Cavedal . . . et il publico gli pagava V. per cento all* anno. » CAVERGNAGO. Paesello che si trovava poco lontano da Mestre, eretto sopra gli avanzi dell’ Emilia Altinate. Presentemente veggousi colà vastissimi prati. CAVEZZO, v. Capitium, però nel primo significato. CAVIONI, alari. CAVISEA, sembra essere stato panno formato di scampoli di seta. CAZUDE. Magistrato, composto di tre patrizii, il quale so-prautendeva alla esazione dei debiti entro i tempi legali non soddisfatti all’ erario. CAZZA e Cassa, caccia. CECCA, v. Zecca. CECCHINO, v. Zecchino.