145 medesimo pontefice collocato nel convento di san Domenico per essere amministrato da que’ frati. DOMENTE CHE, di modo che, a modo che. DOMINICALIS, chi.imossi così alcuna volta il doge. In un documento dell’ anno 1097, Tisone e Pietro Orio, fratelli, scrivono quanto segue : « prò congruo honore nostri mercati et tolius uostrae patriae, damus, concediinus, donamus atque transactamus nostro Dominicali et cuncto populo totius patriae Venetiae in perpetuimi per futurum possideudum ; hoc est etc. ete. » DOPPIA. NelP anno 4535 si coniò lo scudo d’ oro, che pesava grani 60 1?2, e raddoppiatosi successivamente il peso si chiamò allora Doppia, la quale nel 1608 valeva lire 16: 16; così l’eruditissimo GalliccioMi. DOPPIO. Questa moneta, da due grossi (continua lo stesso Galliecioli) fu battuta essendo doge Francesco Foscari, c valeva soldi otto. DORCEUM, v. Torcetto. ■ '■* * . * • ,;:'V DORONDONA, meretrice. DORSODURO, ed anche Orso duro, Osso duro, vasto aggregamento di piccole isole, o di banchi intersecati da rivoli^ in cui si trovavano le contrade di san Nicolò dei mendicoli, di san Ra-iaele, di san Basilio, dei santi Gervasio e Protasio, di santa A-> gnese ec., vedendosi nominata tra queste contrade anche la Comunità di Gavarzere. Dorsoduro diede poscia il nome ad uno dei Sestieri, in che fu partita Venezia. DOSANA, il ritorno della marea, o il correre rapidamente dell’ acqua dei canali e dei rivoli della lacuna e della città al mare. DOSE e DOXEj doge. DOSETA, nuora del doge, quasi piccola duchessa. Chiama-vansi pure dosete tutte le altre femmine appartenenti per parenti» al doge. Non essendo poi queste soggette al Magistrato alle pompe, vestivano a volontà in occasione di pubbliche feste, godendo eziandio il privilegio di occuparvi un seggio distinto. 10