50 BARBAMj BARBANIA, isolclla nella laguna ili Grado, famosa per una chiesa dedicata alia Vergine, e per un monastero fondalo nel sesto secolo da Elia patriarca di Grado. Credevasi che in quella isoiella annidare non potessero i serpi, è che loslo morissero qualora \i fossero trasportati. BARBANO, zio. BARBARELA. Nel giorno di sanla Barbara, cioè a’ dì quattro dicembre, il doge estraeva a sorle da un’urna ì nomi di trenta patrizi! di anni venti compiuti sino a’ venticinque alTin di essere ammessi al Maggior Consiglio. Quindi, vegnir a la barbarela, volea dire, essere abilitato ad entrar con voto nel Maggior Consiglio prima dell’età legale dei venticinque anni compiuti. BARBARIA, trailo di terreno nella città di Venezia, nel quale solcasi vendere legname, ed ove i soldati si esercitavano nel maneggio delle armi. Trovandosi colà negli antichi tempi 1111 boschetto, consideralo veniva quel sito come recessum aliquanlo lioetitiosum. Or forma parte della contrada dei santi Giovanni e Paolo, e continuandosi a vendervi legname, appellasi Barbaria delle loie (tavole). BARBASSO, BARBAZZON, era una specie di palandrano ad uso di femmina, di cui ora non è più nota la forma. BARBIEROTO, chiamavasi colui che radeva la ciurma di un naviglio. BARBOTTA. Barca per navigazione interna, e specialmente fluviale, con un ponte, ossia coperta, ricordata dal Sanuto nei suoi diarii, nel giorno 20 agosto 1509. BARCE, Barze, barche. BARCHE FALCATE. Grandi barche in servizio dei legni da guerra, rostrate alle estremità, e con una specie di ulto bordo 0 di opera morta delta falea, opportuna a coprire i marinai e i combattenti. BARC0L1N1. Trovasi questo nome parlando di saline. « Ubi Deo disponente quindecim salinas et duos barcholinos elevare visi sumus. » Ad ogni modo, non si può raccapezzare che fossero questi barcolini.