MDXXVII, AGOSTO. 708 Copia di una lettera di sier Marco Minio orator, data a la Canea adì 2 Avosto 1527, scritta a sier Zuan Francesco Ba-doer proveditòr al Zante. Magnifi.ce et clarissime lanquam fraier honorandissime. Mando le alligate al clarissimo provedilor Moro cum quelle di la Illustrissima Signoria, le quale la magnificentia vostra le indriciarà al prefai j clarissimo Moro, le quale sono de la importantia che la magnificentia vostra intenderà. Che, rilrovandosi adì ultimo del passato el magnifico Capitanio de le bastarde cum la galìa Pisana sua conserva, et le do galìe bastarde Michiela et Pasqualiga al porto della Suda apresso el Cavo de le Molecha et 10 milia più sopra ad uno loco diclo el Calopo, là erano 7 galìe turchesche et una (usta, capitanio di quelle uno dicto el Moro ; il che mi fu facto intendere, et io subito, sapendo che quel magnifico Capitanio di le bastarde era lì, mandai la galìa nostra Contarina in adiuto suo, in caso che fosseno assaltati da quelle. Et in quello venne in porto de la Suda una galìa turchesca, la quale fu facla calar le vele, et la galìa Michiela li andò adosso et presela. Et vedendo le altre galìe turehescbe andar a vela in alto mar, le 477 nostre galìe steteno lì tutta quella notte. Quando fu zorno, veneno le 6 galìe a trovar le nostre, et il magnifico Capitanio de le bastarde ussite del porlo, et similiter fece la galia solil Contarina et la Pisana venendo qui a la Cania ; le altre due bastarde Michiela et Pasqualiga andò verso terra sotto la Bicorna, et venendo li inimici a quella volta, lutti li galioti de le dille due bastarde si butlò a l’acqua, et andò in terra et abandonò le diete due galìe, le quale sono stà remurchiade via per le galie lurchesche. Li magnifici sopracomili Michiel et Pasqualigo, el li nobili el tutte altre persone da conto sono salvi. Io expelerò le altre due galìe bastarde che sono in Candia che se coniano, et ve-nirà cum el magnifico Capitanio de le bastarde al Zante ad trovar la magnificentia vostra, la quale prego vógli expedir le alligate più presto sii possibile. Et ad quella mi rieomando et offerisco. Date Caneae eie. 47g'j Summario di lettera di Alexandria, di sier (1) Li cafta 477 ‘ è bianca. Bernardo Justinian di sier Nicolò, scritta a sier Piero Diedo qti. sier Francesco, data adì 11 Zugno 1527, ricevuta adì .... Avosto. Quanlo di nove di questo paese, vostra magnificentia saperà, che è nova, come Suliman rays andò a Camara, et quel signor lo venne a visitar et presentarlo ; et che ditto Suliman lo fece prender cum volerlo Farlo morir, et per parole et promesse che quel signor feze a li soldati de Suliman, feze sì che fu scapolo et fuzì con esso la rnità di soldati de ditto Suliman. Per il che ditto Suliman si convene armar iti uno altro loco, et andò a Bebmehdel dove trovò do navilii picoli de Colocjut, venuti a posta, mandati da ditto signor per far intender a Suliman che passasse che Io «spedava, et haveva grossa armata, et avisava haver tolto a portogesi la for-teza che havevatto io Coloqut. La qual fortezza iu-dicando portogesi fuse ancor sua, come amici veneno dentro do barze, et fumo prese da quelli de Coloqut. Dicflno era ditte barze richissime ultra modum, et che li era do capetanii portogesi de li primi, che Portogallo ne feva gran stima, et li ha voluto dar ogni rescato, et quelli non ge li ha voluti dar; peP il che tutta l’armata porlogesé se atrova a la volta de Caliqut. Et più dicono, che al Dui (?) era armato 5 navilii de Coloqut, li quali furono presi dal governator di quel loco che è rebelo ài suo signor ; et eh’ è venuto Melechaias che è signor de ditto loco, et halo scaziato et relasato le nave. Questo è quanto se hanno de l’india. Per il che, mori iudica che non hanno a venir mude de India ; venendo, che se intenda, ne harete aviso. Qui 478* de mercadantia non se fa nulla ; li zenzeri al Cayro vai ducati 52 ; li beledi li serali (sic) da 45, garofoli ducati 180, canele ducati 150, noseducati 130, mazis ducali 300, piper ducati 63, lutto a contanti. Tutte le merze sono al fondo, et non vien vardato rami nè pani scartati a 23 ducati venetiani, fini 36 ; ma iudi'co che noti dureranno a sti precii per la penuria de i danar che sono. (1) (1) In fine al presente volume si rinvennero le quattro carte di testo mancanti alla colonna 320 del tomo XXXIV ; sicché fn necessario ricorrere al testo del trattato stesso esistente nei Com-fnemoriali della Repubblica in questo Archivio di Stato. Si trattava qnindi di spostamento nella legatura dei Diarii originali ; il quale potrà essere facilmente corretto per cura della Direzione della Biblioteca Marciana, provvedendovi con numerazione special«. (Nota degli Editori) FINE DEL TOMO QuADBAGESlMO QUINTO.