303 PONTE di santa Fosca. «... la sera delti 5 ottobre 1007 circa le 23 bore ritornando il padre (fra Paolo Scarpi) al suo convento da san Marco a santa Fosca, nel calare la parte del ponte verso la fondamenta, fu assalito ila cinque assassini, parte facendo scorta e parte P essecuzione, e restò l’innocente padre ferito di tre stilettate, due nel collo, el una nella faccia, eh’ entrava all’orecchia destra, et usciva per appunto a quella valli cella eh’è Ira il naso e la destra guancia, non ha vendo potuto 1’ assassiuo cavar fuori lo stilo per aver passato 1’ osso, il quale restò piantalo e molto storto.....L’ assassino hebbe prima comodità di colpire, e gli diede più di quindici colpi di stilo, come fu veduto da alcune donne eh’ erano alle finestre, e se ne vedevano i fori nel cappello, nel capuccio, e nel collare del giuppone, ma Ire soli lo ferirono.....Il padre si contentò che questo stilo fosse appeso a’ piedi di un crocifisso nella chiesa dei Servi .... con P inscriltione - Dei fìlio liberatori - » Così narra fra Fulgenzio Micanzio, discepolo del Sarpi. — della paglia. E attiguo al palazzo ducale, e per ciò in uno dei siti più frequentati della città, tratto avendo quel nome dalla stazione eh’ ivi faceano le barche con carichi di paglia da vendere, non dall’ uso, come credono molti, che vi si desse la paglia e il fieno da mangiare agli asini e ai cavalli. Reputasi, die sia stato il primo costruito in pietra. — del quartarolo, ed anche della moneta, v. Ponte di Multo. — di Rialto. Riuscendo incomodo il tragitto del Canal '¡rande nel sito eh’è tra P isola di Rialto e P altra opposta di san Bartolomeo in certe barchette anticamente appellate sceole (per il qual tragitto si pagava un quartarolo, cioè la quarta paile di un denaro) si pensò, nel dodicesimo secolo, d’ivi co-struire un ponte sopra alcune barche, il quale, per la consuetudine antica del pagamento che si faceva del quartarolo, fu chiamalo a vicenda ponte della moneta e del quartarolo. Eretto nel susseguente secolo stabilmente di legno sopra palafitte, rotto più 'ulte per caso, e a bella posta, nel 1310, da Boemondo Tiepolo, *u fatto e rifatto più volte, ma sempre di legno, levatoio nel mezzo,, con cancelli che si chiudevano a chiave, e -con botteghe a‘ lati. Caduta di bel nuovo, nel primo anno del principato di Andrea Grilli, verso P isola di Rialto, la metà del ponte, con Perdita gravissima delle preziose merci che stavano riposte nelle ^elte botteghe, sin da allora si andò consigliando di costruire un