93 le case. Fra queste si annoverava quella dei Menimi, nella contrada dei santi Ermagora e Fortunato, la quale come rara e ma-ravigliosa fu nel secolo deoimoterzo visitata dall’ imperadore Federico; l’altra dei Quirini complici della ribellione di Boemondo Tiepolo, per questa lor casa, poi mutata in pubblico macello in I pena del grave reato, soprannominati della Cu grunda; e, per non dire di molte altre, quella dei Molin, elevala e turrita, ove nel secolo decimoquarto albergò Francesco Petrarca. Erano per consueto queste case costrutte in tre solai ; e, conservato F antico portico, coir aggiunta però ai suoi fianchi di alcuni magazzini affin di riporvi mercanzie, salile le scale si offeriva allo sguardo, circondala dalle stanze, una sala disegnata in forma di gruccia. Stavano ivi appese alle pareti le corna dei cervi e le zampe dei cinghiali uccisi nelle caccie, le armature degli antenati, e le armi ’ e i vessilli, conquistali nelle battaglie, co’quali gloriosi documenti venia provata eziandio alcune volle la nobiltà del lignaggio (Y. Arme). Le stanze aveano il pavimento di terrazzo, e le pareli coperte di tappezzerie di seta e di argento, o di cuoio messo ad oro con varii e graziosi rabeschi, accrescendovi, finalmente, il lusso e la magnificenza molti vasi e bacini di rame o di bronzo lavorati per eccellenza, e disposti con ordine sopra casse dipinte molto maestrevolmente. Lionardo di Nicolò Frescobaldi Fiorentino, dice, che la casa di Remigio Soranzo, che lo convitava a cena una sera dell’agosto 1584, « parea di oro, e nella quale vi aveano più camere^ che poco vi si vedova altro che oro od azzurro fino.» Finalmente, negli antichi tempi ciascheduna casa aveva il suo orto, e questi orti si tramutarono poscia in deliziosi giardini. (V. Giardini). — di Dio, o Cà de Dio. Ghiamavansi così^ anticamente, i molli ospizi destinali a raccorre poveri infermi, o pellegrini avviali per la Palestina, e ciò per le misericordiose opere in essi esercitate. « Die tertio exeunte Augusto 1272. Quod offertio, quàm fecit Domo Dei .... vir prowdus Maius Pellizzarius de domi- bus et proprietatibus suis positis in contrada s. Martini..... debeant esse Hospitale, et vocari Domus Dei. » La Cu de Dio beneficata dal maestro di pellicce Maggio sussiste tuttora coll’antico nome, però con destinazione diversa. CASINI. Piccole case o slanze^ che da alcuni si prendeano a pigione affine di riunirsi per cianciare, giuocarc e berteggiare. In quelle adunanze^ nelle quali il lusso delle femmine era raffinato dalla rabbiosa rivalità della comparsa, ove quasi lui li i \ ¡licitoli al giuoco ridevano in faccia ai vinti, c i perdenti strida-