s die per essere certamente scomodo e pesante, era però da esse abbandonalo quando si trovavano nelle lor case, Corse per riprenderne altro più leggiero. Maggiormente poi nei secoli deeimosesto e decimosettimo impresero le femmine ad usare le sfarzose e fantastiche vesti di ol-tramonte, e si diedero a gara alle nuove foggio e alle leggiadrie non usale, annunziando, più che gli uomini, il progresso di un lusso senza limile. (V. Provveditori alle Pompa). Ancorché andato in disusanza I" abito all’ orientale, ad ogni modo dai magistrati, dai cittadini più assennati e dai preli serbata ne venne l’ampiezza e la lunghezza. (V. Caf'etan, Dogalina, Zambviiucco). Usavano quindi i magistrati la toga, o vesta, con larghe maniche e col cappuccio, con fodere il verno di vai, e la state di dossi, di faine e di ermesini. In questo ultimo tempo tenevasi la vesla aperta, e. quando vernava stretta alla vita con una cintura, ornala di borchie di argento ; la cintura dei Cavalieri della stolu d’ oro, per distinzione del loro grado, auree aveva le borchie. Dall’ omero sinistro scendeva un pezzo, o striscia, di panno sopra la vesta di ugual colore di essa, riuscendo mezza al davanti, e mezza al di dietro della persona ; questa striscia di panno appeliavasi stola, e serviva eziandio all’uso d’imbacuccarsi, affi» di schermire la testa dalla pioggia, dal vento e dal freddo. I Capi del Consiglio dei Dieci, e gli Avogadori del Comune portavano la stola di color rosso, differendo eziandio il colore della veste secondo la varietà degli oiTicii, laonde, per esempio, era purpurea quella dei Senatori, violacea l’altra dei Savii grandi e Consiglieri, rossa quella dei Capi del Consiglio dei Dieci, degli Avogadori e del Cancellier grande. Andato in disuso il cappuccio, si sostituì ad esso una berretta di lana, tinta in nero, soppannata dì seta, rotonda e alquanto larga, chiamala berretta a tozzo; venula nel 1668 la moda delle parrucche, siccome a suo luogo \edremo, non servì più la berretta a coprire il capo, ma fu portala in mano quasi a corredo e a linimento dell’ abito pubblico. I ministri subalterni, gli avvocali ed i medici usarono pure del medesimo ahi lo ; però la lor vesla fu sempre di panno o di rascia di color nero, allacciata con magliette eli ferro al collare, d’onde usciva bene accomodata la camicia. II clero secolare vestiva del pari. 1 preli semplici usavano la veste nera, i parochi azzurra o pavonazza, i cherici bigia o cenerognola, non lasciando di ostentare uno sfarzoso soppanno di pelli e di seta, e di cignersi con una fascia d’ oro, o di argento. Tale abbigliamento però ebbe durata sin al secolo decimo-sesto ; imperocché introdotte allora anche fra gli ecclesiastici di