CROCO, taglio, squarcio. C. T, trovandosi nelle scritture queste sigle si leggano per Cantra Turcas. CUCO, roiowdo, vuoisi che fosse una isoletta di Venezia, avvegnaché in cerio documento del 974 vedesi sottoscritto un Domenico Maliani abitante in Cucho. CUDA, estremità. « . . . . Tenebat una aqua a puysone (a pigione) da Joanne Moletario, qua aqua tenebat uno suo capite in aula de Gemeola, et alio capite in cantone de molino. * (Istromento del 4454 esistente nel Codice del Piovego). CULMINE (in), conservare in buon essere una casa, tenere in acconcime. CULUM, in, valeva come in cuda etc. » aliud suum latus diseurrit in culum ipsius Mallae. ■ CUMBARIA, antichissimo naviglio da guerra e da commer-ciOj di forma simile a quella delle galerej e trovasi ricordato ai tempi dei dogi Pietro Candiauo e Pietro terzo Candiano. CUNA, v. Cono. CUORI D’ ORO, pelli concie di bue, vagamente, da ignota tempo, indorate a Venezia, che si usavano per tappezzare le pa~ reti delle stanze. Di questi cuori, propriamente cuoi, facevasi tale UI> traffico in Oriente e nelle Spagne da recare alla città un profitto di centomila, e forse più, ducati all’ anno. CURA, isola non piccola, abbellita di orti e di vigneti, presse» Coslanziaca, di cui, forse, un tempo, formava parte. CURAZER, v. Corazer. CURIA atrio, ovvero corte, della casa : cosi l’eruditissimo Gallicciolli. CURIEOLUS, e Curicoloj piccolo rivo, a ... . Habet autem uno suo latere percurrente Comenzaria publica, at curieolo si-militer publico, quoti extenditur usque ripa alta. » Così si legge "i un ¡strumento dell’anno 4448 inserito nel Codice del Piovego.