203 mi quale lutti i monaci indistintamente erano soggetti a quella servitù, come qualsivoglia altro cittadino. Dipendente dall’ abazia e poco discosta, trovavasi, munita da torre, una grossa borgata, ove dai Veneziani si scambiavano le preziose merci per essi asportate dail’Oriente colle rozze e semplici manifatture delle altre repubbliche italiane : quindi colà sempre copia di trafficatoli e copia di barche, le quali, scendendo per il Brenta e navigando verso Venezia, pagar doveano alla badia nei mesi di aprile, di maggio e di agosto la quarta parte dei noli loro. Di questa guisa per .i tributi, per le franchigie e per la vastità dei possedimenti arricchiva la badia oltre misura, tornandole però fatalmente a danno tante dovizie. Imperocché dai Veneziani, al principio del decimoterzo secolo, sgominati in battaglia alle 15ebe i Padovani e i Triwigiani, costoro nel ritrarsi tutta la labbia della sopportata sconfitta rovesciarono sopra la badia, spietatamente ponendola a sacco. Indi a poco tempo Jacopo da Sant’ Andrea, prepotente regolo del Padovano, sperperato pazzamente un ricco patrimonio, deliberò che la stessa badia ristorar lo dovesse della perduta fortuna; laonde, forte di scorridori e di sgherri, all’impensata in una notte assaltolla, e di morte minacciando 1’ abate Teonisto ed i monaci, tutto il danaro con ogni più ricca suppellettile le tolse. Per questi continui preda-menti venne la badia a poco a poco a impoverire, e già decaduta dalla primiera agiatezza^ esiziali poi le furono totalmente le violenze di Ezzelino da Romano, e più tardi le mosse guerresche di Francesco da Carrara, di maniera che ridotto allora il monastero a bastita, e, lilialmente, al terminare del quartode-cimo secolo^ smantellato, rifuggirono per sempre i monaci a Venezia, nell’ altra badia di san Gregorio, siccome già abbiamo veduto. ILLUMINAZIONE. Tra il 4428 e il 4463 giovandosi alcuni sciagurati della moda della lunga barba, detta barba alla greca, >i» uso allora a Venezia, accomodarsi solcano alla faccia barbe posticce, onde, alterata cosi grandemente la fisonomia, più sicuramente e più arditamente nei crocicchii nottetempo assalire e ammazzare. Scoperta la frode, e,, con minaccia di pena capitale, proibito issofatto di portar barba alla greca, si ordinava, che nella notte fossero resi chiari i siti meno frequentati della città, che a ciò i parochi delle contrade attendessero, che l’erario pagasse : ed ecco nell’ adolescenza di Venezia 1’ origine, abbenchè umilissima^ di un uso ora in città maggiormente cospicue più che a Venezia stessa perfezionato ed esteso. Ad ogni modo ai 23 «aggio 4732 decretava il Senato l’illuminazione della intera