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     BASEGGIO (Basilio) (chiesa di san). Veniva edificala dalla famiglia anzidetta in onore di san Basilio magno, arcivescovo di Cesarea. Rovinala nel 1347 per terremoto In rinnovala dalla medesima famiglia, e nel principio del secolo decimoseslo, dando segni di prossima caduta, fu nuovamente in gran parte ,ristorala. Era parrocchiale, con nove sacerdoti, tre cherici, ed a\ea in custodia il corpo di Pietro Acolanlo, patrizio, per la santità della vita c per la insigne sua carità verso il prossimo, venerato siccome beato. Le spoglie dell’Acolanlo stanno ora nella vicina chiesa di san Sebastiano, vendendosi vino e cervogia nel perimetro già occupalo da quella di san Basilio, da oltre trentanni, demolita.
    BASILIA, v. BASEGGIA.
    BASSO (chiesa di san). Or è chiusa, e tramutata a profani usi. L’origine sua risale al 1076, e per incendio veniva rinnovata nel 1105. Per uguale avvenimento, nel 1661, fu rialzata dai fondamenti dal Bcnoni, reputato uno dei migliori architetti, che allor vivessero in Venezia. - Era parrocchiale, ed avea quindici sacerdoti e tre cherici.
     BASSETTA. Voce la quale, oltre significare un noto giuoco di carte, violento e di rischio, e la pelle dell’agnello ucciso poco dopo eh’ egli è nato, era usata dai Veneziani in certe locuzioni per fortunaper caso, e per indicare eziandio una mala azione, un inganno; laonde far dna basselta valeva far un toprammano, un trucco.
     BASTARDA, dicevasi la più grande delle vele latine di una galera.
     BASTAZO (bastagio), facchino al servigio delle dogane e dei lazzeretti.
    BASTIAN, Sebastiano, nome proprio di uomo.
     BAST10N, osteria, taverna ove si vendeva vino a minuto, e si ricevevano effetti in pegno, per i quali ritraevansi i due terzi in danaro, e un terzo in pessimo, vino, detto appuntò Fin du pegni.
    BATARIUS rivus, canale che passava per mezzo l’ampio spazio, sopra il quale si formò poscia la piazza di san Marco.