96 (« non dovwm esser pochi se le case erano esclusivamente dii lor fabbricate) si siano grandemente distinti. CASSELÈRIA, strada della città, nella contrada di suvlu Giuria Formosa, nella quale i Cusseleri avevano le loro officine. CASSIANO (chiesa di san). Eretta nell’anno 726, .lu chiesa, fin dal secolo X, di mònache col titolo di santa Cecilia. Riedificala nel 926 dedicavasi allora al martire san tassiano, ranocchiaie anche adesso, ebbe successivamente, come ben si può immaginare, altre, e non poche ricostruzioni. Coniava venticinque sacerdoti e sei cherici. CASSO, diceasi quella parte dell’ abito donnesco, la quale copriva il busto non comprese le braccia. Questa voce venne dal barbarico Cassus, eh’ è definito : l'an vestis maior qua corpus tegitur, exceptis bruchiis. CASTELLANI e NICOLOTL Essendo stala la città di Eraclea il teatro principale delle dissensioni e dei tumulti civili dei primi abitatori delle lagune, ed avendo la slessa Eraclea veduto certamente a malincuore trasferirsi il doge a Malamocco, e così tolta a lui la prerogativa della sedia suprema del governo, a poco a poco tra gli abitatori dei lidi^ sopra i quali stava Eracleff, e quelli delle isole, sursero odii e avversioni reciproche, e conseguentemente per esse anche due fazioni, detta una degli Eracleani, l’altra degl’ Isolani. Or, quantunque la città di Venezia abbia successivamente riunito in sè i figliuoli degli abitanti dei lidi e delle isole, e formato abbia così da essi un popolo solo, la ruggine però antica, abbenchè degenerata in semplice antipatia, non mai ebbe a cessare tra le due opposte fazioni : d’ altronde il governo, ad esempio, forse, dei Greci, i quali dominando a Ravenna fomentavano le discordie tra il popolo a (fin di meglio signoreggiare la citlàj a bello studio manteneva quelle fazioni. Or, lasciato l’ antico nome, si chiamarono a Venezia le due fazioni con quello di Castellani e di Nicoloti. Nella primaj che usava rossa I’ assisa, si comprendevano lutti quelli, che abitavano di là del Canal grande verso oriente; nella seconda, che avea nera l’assisa, tutti quelli, ehe^ di qua del detto Canale, abitavano verso occidente. Occupazione favorita delle due fazioni era un esercizio^ conosciuto col nome di forze di Ercole (V. Forse), con cui bene spesso si disfidavano. Ad ogni modo, ad onta dei partili e delle gare, i Castellani e i Nicoloti, ove il bisogno della patria lo avesse richiesto, si mostravano di un animo solo, e di una stessa famiglia, di guisa che un antico poeta fa lor dire: