508 et li fosse accresciuto li selle dinari e mezo clic |>cr ogni ccnlc- nuro iiavcvano a dinari 10 per ciascheduno.......Osservo .....che questi Poveri al passo sieno in preciso limitato numero di 40^ ma vedo pur anco che al presente la metà sono temine, e tali’ una di queste ha due, e tre di questi luochi, e benefizii, e ne sono sino al numero di 5 in una sola famiglia ecc. Dietro questo ragguaglio fu pronunziata la legge seguente ». 4699, 9 gennaio. In Pregadi......Quanto alle grazie destinate dalla pietà pubblica alli Poveri al Passo, che s’intende rilevano lire trecentoquarantauna valuta corrente all’ anno in tutte rappresentando esso Inquisitore che nella distribuzione non s’ osservi più l’instituto di beneficare quaranta persone con le quaranta gracie alcuna de quali sono assegnate ad una sola famiglia -sia concesso all’ Officio de Consoli de Mercanti nei casi delle vacanze che anderanno succedendo delle gracie suddette d’ osservare le leggi in questo proposito, acciò siano distribuite alle persone capaci et nel modo prescritto ». POVEPJ al pevere. Per legge 29 luglio 4386 nel Maggior Consiglio 1’ officio di sensale di pevere solitamente veniva concesso « nostris bonis Venetis originariis, antiquis ex pauperibus qui fuerunt homines maris navigatores, aetatis annorum sexaginta, vel inde supra, et expendiderint juventutem et dies suos^ ac vilam suam in honorem, et statimi nostri Dominii, et per sennini, vel impotentiam sint personae egentes, » Successivamente da questa pietosa consuetudine nacque una confraternita detta dei Poveri al pevere, soggetta agli Officiali alla Messetaria, ristretta ultimamente a ottantadue persone, le quali però doveano avere tutti i requisiti determinati dall’ anzidetta legge. Le elezioni per ram-missione alla confraternita si facevano nella giornata del martedì santo, e F utilità che ne veniva a ciaschedun individuo era ili lire dieci al mese, pagabili dai Magistrali dell' Uscida, dell’E11' ¡rada, e del Fondaco dei Todeschi, POZIOLO, poggiuolo, loggetta. POZULUS. lo stesso che pogginolo. Il patriarca dando a pigione nel 1495 una casa era contento, « quod dictus comlu-clor possit facere fieri unum pozulum super curtem ....»• POZZETTO, chiamavasi quel pergamo di legno, in cui sedeva il doge, ed era portato a spalle di uomini e mostrato a' popolo, per la piazza di san Marco. (V. Dorje).