364
Nel 1577 si rese effettivo questo scudo anche in argento, snl disegno medesimo di quello d’ oro. Il suo prezzo fu vario, ma colla ultima generale tariffa veneziana lo si conguagliò a due ducati da lire 6:4, cioè a lire 12:8. Questo scudo, che si disse pure Scudo della croce, continuò ad esser coniato sin al 1797, cioè sino alla fme della repubblica.
    SCUOLE DELLE ARTI. Ad esempio delle scuole dei cantori, dei camerieri, dei fabbri, degli addobbatori ecc. dell’aulica Roma (e Scholas grecamente dinota una unione di persone le quali danno opera e attendono ad alcuna cosa) stabilivasi nel 12(Ì0, che tutti coloro che avessero esercitato uu’ arie ascrivere si dovessero ad un collegio composto di persone dell’ arte medesima. Ciascheduna arte pertanto formava una corporazione, o fraglia con ¡statuti proprii contenuti nelle mariegole; ciascheduna, sotto la protezione di un santo, aveva il suo luogo di ritrovo chiamalo Scuola, e se 1’ arte non fosse stata ricca tanto d’ avere un locale apposito, conveniva in una chiesa nella quale però aveva un altare da lei mantenuto. Le scuole eleggevano i proprii presidi ; da questi presidi esaminato era il giovanello che dopo essere stato garzone un cinque, o setle, anni, avesse voluto intraprendere un mestiere, e se la sua dottrina corrisposto avesse nelle pratiche dell’ arte, era ascritto tra i fratelli, per compartecipare ai diritti e per assumere gli obblighi comuni ; le Scuole spendevano parte delle rendile, provenienti da’ beni proprii o dalle contribuzioni degli ascritti, in funzioni sacre, parte in mutui soccorsi ; dalle Scuole, in caso di bisogno, si traevano soldati, c danari non pochi in aiuto dell’ erario. Senza riportare esempii degli antichi tempi, nell' anno 4796, anno che ha preceduto quello in che fini la repubblica, ebbesi dalle sole Scuole delle arti il dono di ben 42,584 ducati, come appare dai registri esistenti i*1 questo Archivio generale.
    SCUOLE GRANDI. Furono cosi chiamate perchè abbraccia* vano, siccome narra il Sansovino « gran quantità di persone cosi
nobili come cittadini et popolari......In queste s’ operano
cose religiose, perciocché quasi come in Accademie ò Scuole pubbliche vi s’imparano et esercitano F operationi Christiane a beneficio dell’ anime de fratelli cosi morti, come vivi, et illustri et di gran beneficio per i poveri a gloria di Dio ». Le scuole grandi erano sei, cioè di santa Maria della Carità, di san Giovanni Evangelista, di santa Maria della Misericordia, di sa» Marco, di san Rocco e di san Teodoro. La prima che fosse in-stituita (continua il Sansovino) fo santa Maria della Carità et si