445 MDXXXIII, LUGLIO. cono loro tulle le difìcuilà siegue da lui. Scrive questo capitolo, il qual però non fo leto in Pregadi. Missier Zuan Francesco Justinian è stà falo consultor de 1’ Arsenal, el qual ha drízalo le cose et se afalica a far meler in ordiue 1’ Arsenal, dice trovarlo molto confuso. Dii dito, di 11, ricevute a dì sopraditto. Son stalo con il bassa el justifícalo el tulio. Janus bey era li, el il reverendo Grill è resta mollo sali-sfalo, el il zorno seguente al Divan esso bassà disse a li compagni che ’1 me havea fato chiamar a caxa el parlatomi sopra questa materia dii galion, el che mollo I’ havea exacerba la cosa, dolendose de la Signoria, dicendo ho diio troppo, et chiamò Janus bey dicendoli P oio travasa el bailo? Janus bey disse : Signor, mai te ho visto in tanta colora; el bassà disse ho dito troppo, et li altri bassà disseno havete fallo ben, la cosa è passa ben. Iddio el sia laudalo. È stà ordina quela galia nostra era a Rodi et le do galle siano conduledequl,elqueldeflerdaro de Rodi convenirà render conio de tuto, quelo era in quela galia spero haverlo, cussi me ha promesso el bassà, dicemdomi reputate le siano in mano vostre. Scrivendo, il bassà mi ha mandalo a pregar voi consentirli (re nostre nave che lievino biscoli, et li conduchino a Modon con li soi danari, il che saria la ruina de patroni et portionevoli el merca* danli, li ho risposto andarò a parlarli. Ho olenuto uno altro eomandainenlo per la liberation dii consolo Bembo di Alexandria, che ’I sia lassato senza dar altra piezarìa, qual ho dato al consolo de Rodi, che lo manderà. Di Yegia, di sier Zuan Sagredo proveditor di 8 Luio, ricevute a dì 13. Come il reverendo episcopo de qui gionse a Casion, mia 3 de qui, venuto in una barcheta de Puola, el mi mandò la lettera dii possesso, li mandai il canzelier conira, qual per honorario mandai la galia soracomito sier Mi-cbiel Salamon che era de qui, al qual dili 50 homini perchè havesse el numero, et il camerlengo el questo popolo li andono conira, zonlo lo acompagnai al domo. Domino Zuan di Ruosa'da .... è nominato, el qual mi disse la Signoria voi me siano dati tuti li danari dii vescoado sono in camera, li dissi monsignor non ho allro di questo da la Signoria, non parlemo di questo. Et lui replicò, il secretario mi disse li haveva tutti, li risposi scriverla a la Signoria. Za zorni 15 diio soracomito Salamon è qui, li manca 110 homeni a interzarsi, né ha trovi 58, spero fra zorni 8 haverà el resto, questo non è tempo de trovar homeni, tulli la- 446 vorano a le biave, ma a marzo et aprii se ne trovarla. Da Milan, de l’ orator, dì 10, ricevute a dì 14 da matina. Sono letere di Zenoa in particolari di la deliberation dii principe Doria di so-corer Coron el partirà a li 10 di Zenoa, spera con 23 galie et quele di Napoli et altre al numero di 40 far et socorerlo. Di Barzelena solio avisi la imperatrice era in mali termini, el havia haulo P Oio santo. Cesare non dava audienlia et era lor-nà a Barzelona per le poste. Sono leiere dii Ro-bio, di 22, qual è segretario di questo signor in Pranza, tiensi de lì la pace Ira Anglia el Scolia si concluderà, el che ’1 re Anglico Voria il re Ghri-slianissimo desse sua (iola al re di Scolia, uziò el non tolesse la fia dii re di Dazia, nepote de l’im-peralor. A dì 4 el duca de Norfolch saria a Lion, poi andari* a la corte. La raina di Hongaria scrive a Poralor cesareo, è in Pranza, che seguirla la pace di quel re di Romani con il Turco per le cose di P Hongaria; et il marchese de Saluzo non era ancora parlilo. Scrive Zuan Dolfin rasonato, venuto de qui per biave, se porla benissimo et merita laude, come si scrive a li capì dii Conseio di X. Dì Trento, di Andrea Rosso secretano, di 12, ricevute a dì 14. De qui è stà fato un be-lissimo convito di uno di primi di questa terra, dove è stato li zudiei el lutti nul, el il zorno poi presenlassemo le repliche et il resto di le pelizion nostre, includendo quela di Vertdramini di Lati' sana, per non lassarla in ultima. Li regii lei!seno termine a risponder, et li fo concesso zorni 10, che è slà troppo. Avanti heri avi letere di 17 dii passalo, in favor di heriedi qu. domino Piero Barbaro per il suo credito conira di alcuni di Caslel Brenlonico, si farà etc. È zonlo de qui domino Constatili Savorgnan, è stà in proposito la sua venuta per le Cose dii Friul. Il capitanio CaSle^ lalto mi ha instato zerea haver la trala di some 1500 dii leritorio nostro, over il transito di alcuni comprali a Milan. El sopra questo scrive lungamente. Et li disse si doveria haver uno oratore apresso il serenissimo re di Romani perchè Pim* peralor non è più in Germania. Scrive si mandi danari per il superarbitro ; è passa li tre mexi, et presto sarà che l’Avogaro, Piorio el lui el il Prandin vorà tornar a Verona, poi ritornar qui al tempo.