MARCO GORNARO provision che hano alquanto a dar qualche remedio ad essa cith. nararò le cose sono facte ad essa ruina credendo far bene et cusì tute cose seguite per fina al zorno de ozi, che priego idio me dia memoria che ordinatamente io possa tuto dire *. II. Delle basse diversioni della Brenta da Fusina a Malamocco e del trasporto del Musone dal Bottenigo in Brenta 2 Nel MCCCCXXIV, essendo molto aterrado la fuxa 3 et la ponta di sancto Antonio4 in modo che quasi ogni navilio tocava terra, el se vene al conseglio de’ Pregadi et facto la proposta de diete cose, la felice memoria de miser Francesco Foscari doxe de Ve-nesia 5 mese per parte chel lusse averto la Brenta a Lizafusina, acioche quella havesse a capitar in canal de la Zudecha et de lì in canal de San Marco cum la puncta de sancto Antonio et de lì al porto et che scorendo per questa via la daria fondi ala fuxa. La qual parte have contradition ; tamen per el principo fu arecordato che la Signoria dovesse andar a veder diete cose et cum ella menar pedoti 6 et homeni da San Nicolò et da le Contrade 7 et inzegneri et aldir quelli et dappuoi vegnir al dicto Conseglio. La qual Segnoria essendo andata cum dicti et visto ogni cosa ordinatamente, per quelli de le Contrade pedoti et inzegneri fo conforta dieta provision, ecepto per quelli da San Nicolò, i qual desconfortò che la terrerave tuta la lacuna et Venesia. Tamen el dicto principo messe dieta parte, digando : provemo uno anno et femo meter i segnali et, se quella aterrerà, la faremo serar ; in modo che così fo preso 8. 1 Vedansi per ciò le parti IV e V di questa Scrittura. 2 Per intendere bene il contenuto di questa parte, leggasi prima la parte IV, che, secondo l’ordine cronologico, dovrebbe precederla, e la sua Appendice. 8 Fuxa, fuosa, cioè foce. * La punta degli odierni Giardini pubblici, chiamata punta di S. Elena per 1’ isoletta, che le stava di fronte, o di S. Antonio, per la chiesa di questo santo, che sorgeva sull’ area dei Giardini dal 1346 al 1807, nel qual anno, imperante Napoleone, venne con altre distrutta per dar luogo ai Giardini, su disegno del Selva (Gallicioli, op. cit., lib. I, n. 143 e Tassint, Curiosità veneziane). 5 II Foscari moriva il primo nov. 1457. Notisi 1’ espressione laudativa, con cui il N. ricorda lo sciagurato doge, che era morto di recente, quand’ egli attendeva questa Scrittura, nonostante che le teorie di lui sulla legna e sul porto fossero contrarie alle proprie. 6 Pedoti, piloti. 7 Contrade furono dette le sei isole, che i profughi altinati scelsero per loro asilo : Torcello, Ma-zorbo, Burano, Amoriaco, Costanziaca ed Ammiana (v. Scritt. I). 8 II Foscari, eletto doge il 15 apr. 1423, non tardò ad adoperarsi per il trionfo della sua tesi, secondo la quale la conservazione della laguna e del porto di Venezia, cioè il porto di S. Nicolò, dipendeva dal libero corso della Brenta per Fusina e il canale della Giu-decca (V. Appendice alla Parte IV) ; ma non appare che questo avvenisse proprio nel 1424, come dice il Cornaro. (A proposito di ciò si avverta che la confusione di certi fatti e certe date nel Cornaro deriva dall’ averli riportati per averli uditi e ad una qualche distanza. Questa sua Scrittura fu stesa, come osservammo, fra il 1459 e il 1464). Appare solo che il 16 aprile del 1425 Pietro Va-lier, capo dei XL, proponeva che il doge e la Signoria uscissero a vedere con i loro occhi lo stato della laguna dalla parte di S. Marta ; che il sopra luogo fu eseguito in più vasto campo ; e che il 25 Giugno era approvata una proposta del doge, che, tranne per la durata del tempo, per tutto il resto coincide con quella da lui presentata già nel 1416 (V. App. alla pag. IV). In essa veniva proclamato che, per ridare la profondità al porto di S. Nicolò a per ovviare agli altri inconvenienti, non c’ era altro mezzo migliore « quam aperire bucham Lizafusinae secundum maiorem partem illorum qui cognoscunt dictas aquas, et continue co-gnoscunt cursus earum ». Senonchè prima di prendere una risoluzione definitiva, si riconobbe prudente fare un esperimento. Si affidava perciò agli ufficiali di Cattavere il compito, entro il mese di Agosto, di prendere « tam cum aqua comuni quam cum aqua colma » nota dei livelli, dal canneto di Lizzafusina, per i canali di S. Giorgio in Alga, Giudecca. Bagnaria (piscina sul fianco di S. Giorgio, di rimpetto ai Giardini), punta di S. Antonio, fino al'porto di S. Nicolò ; e inolre dalla bocca di Volpego al detto porto ; di aprire la bocca di Lizzafusina per un anno intero e di rifare le livellazioni al termine di esso. Dopo ciò si sarebbe deciso se si voleva tenere aperta o no questa foce. Pertanto la Signoria sarebbesi