PREFAZIONE 11 Vita di Marco Cornaro Da quale capostipite derivasse il nostro Marco Cornaro, non è possibile affermarlo, se non affidandosi al Barbaro, che, come si sa, è caduto spesso in errore. Secondo l’autore degli « Arbori » il suo ramo sarebbe derivato da un Ruzziero, i cui discendenti avrebbero abitato a S. Trinità, a S. Leonardo, a S. Samuele, a S. Margherita e a S. Vital; da Ruzziero sarebbe nato un Bertuccio e da Bertuccio un Marco dottore, nonno del Nostro 1 ; ma io non ho potuto accertare che quanto narrerò. La madre, Elisabetta Cornaro, appartenne senza dubbio alla contrada di S. Margherita, e fu figlia di quél Marco che s’incontra per relazioni d’ affari nella vita dei (Relega, una famiglia d’artisti del tempo suo non meno celebre dei Dalle Masegne, con cui furono confusi.2 Il padre, Nicolò Cornaro, invece pare che dapprima non appartenesse alla stessa contrada, perchè quando Elisabetta nel 1408, incinta, fece il suo primo testamento, vi fu un’ incertezza in proposito. Il notaio Zane dichiarò dapprima eh’ ella era moglie di Nicolò « quondam domini Marci de confinio S. Margaritae », poi cancellò l’indicazione < S. Margaritae » e sopra scrisse « SS. Apostolorum »3 ond’ è molto probabile ch’egli derivasse dalla famiglia, alla quale aveva appartenuto il doge Marco, dalla quale dovevano poi nascere Caterina e quel suo nipote Giacomo, che all’ estinzione della famiglia del Nostro, comperava le case di S. Margherita perchè non passassero in mano d’estranei. Ma nel testamento del 1429 essa dicesi, senza esitazioni di sorta, vedova di Nicolò di S. Margherita.4 1 Arch. Sta. Ven., Barbaro, Arbori voi. 3, c. no. Il Barbaro fa dottore il Marco, nonno del Nostro, ma a me non è stato possibile controllare una tale affermazione ; e nei « Monumenti dell’ Università di Padova » del Gloria non v’ è traccia di esso. 2 Arch. Sta. Ven., Procuratori di S. Marco de Ultra, Busta 133, Commissaria Corner Nicolò di S, Margherita. Parecchi dei Relega si succedettero come proto - magistri in Venezia, nella basilica marciana. Il Selvatico li confuse con i Dalle Masegne, facendo degli uni e degli altri tutta una famiglia (Pietro Paoletti, L'architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia', Venezia, Ongania, i893;Testop. I, p.5,n,5). 3 Arch. Sta. Ven., Sez, notarile Testamenti Zane, busta 1254 n. 164. 4 Arch. Sta. Ven., Sez. notarile, Testamenti Am-broso Baffo, busta 564, carta testamentaria.