64 SCRITTURA I - APPENDICE Cristoforo di Liberale cominciò subito il lavoro, ma non lo potè certo condurre a fine nel tempo promesso, cioè per il maggio 1441, perchè, come attesta il Nostro nella Scrittura I, il 15 marzo 1442 egli attendeva ancora allo scavo ed agli argini. La commissione idraulica, di cui facevano parte il Cornaro, il celebre ingegnere bergamasco Pinzin, ed altri valorosi colleghi suoi, misurava il nuovo canale : « è stado mesurado da la Piave per fina a Largon, e quale è longo passa 1075 trivisani, largo sottosora pie 16, in nel cavo de Largon (il centro della laguna eracliana, di dove si partivano il canale di Cittanuova e quello conducente a Revedoli) ha de fondi pie 15 »; ma si mostrava poco soddisfatta così dell’esecuzione del lavoro : « quello cava cum certo cassero e arzera in modo che quello lui mal conza.... I dicti biasima el dicto lavoro per esser mal cavado », come anche dell’ opera in se : « e tien per opinion che in poche montane quello se habia aterrare, perchè la valle de Giesolo è bassa e la Piave alta, la quale a tempo de montane corre per dicto Canale a modo de saeta et mena gran quantitade de rena ». A rimedio di un tale inconveniente la commissione suggeriva di prender acqua dalla Livenza. Visto ed udito dagli abitanti dei luoghi, specie dai Da Mosto padroni del villaggio di Torre sulla Livenza, che, quando la Piave era bassa, il Canal' d’Arco portava in essa molta acqua e che inveee, quando la Piave era alta, era questa che la portava nel Canal d’Arco e con l’acqua anche gran quantità di sabbiat pensava che mantenendo la corrente dell’ Arco superiore a quella della Piave si sarebbe ovviato ad ogni inconveniente e che, per ottenere 1’ aumento d’acqua necessario, c’ era la Livenza, da cui se ne poteva derivare a sufficienza. C’ erano due vie per far ciò, quella della « Rofa », un po’ più sottoporre (di Mosto) e quella della « Bocha de la Fossa », più sotto assai. Dagl’ingegneri fu approvata la prima, perchè più alta e più breve, due miglia soltanto, mentre la seconda 4 ha Zuan Formento. E sei dicto Christofal over suo he-redi non volesse star in stancia die meter in suo luogo uno sufficiente vicecapitano che piaqua ala nostra signoria. E tute ntilitade de burchi, barche e navilii che passerà per la dita fossa che havea Zan Formento e che iera suo sia et intendasse esser del dito Cristofal e de suo heredi non possando el dito ne suoi eriedi astrenzer algun che passa per el dito luogo a comprar pan ne vin contra la lor volontade in pena de L. cento da fir schossa per i officiali de le raxon vechie ha-biando la parte chome de le altre del suo officio e questo sia per chadauna fiada chel contrafarà. Apresso vuol chel i sia concesso a poder andar o mandar la barcha armada zerchando i contrabandi da la soa posta fuora per el porto de Iexolo Livenza e i Tre Porti per quanto tien la soa postaria e di contrabandi chel troverà sia portadi al’ officio de le raxon vechie, i qual deba spazar queli e dar la parte al dito chomo se fa a queli che zerca i contrabandi. Ancora per sustentacion del suo viner e de queli chel laserà in suo luogo a la dita posta vuol chel i sia concesso poder comprar vini terani sora Piave, Livenza e altrove dove li parerà non pagando algun dacio e simel de pan et altra vituaria chel vendesse a queli che farà transito per el dito luogo segondo antiga uxanza non intendando ne malvassie e altri vini da mar per che de queli pagerà i dacii consueti (Arch. Sta. Ven., Sen. Misti, reg. 60 c. 238‘ e 239). per la dita fossa vuol due. 2300 di qual ge vuol due. 1500 oltre i due. 100 per la chaxa i qual el vuol ge sia dadi de tempo in tempo segondo che i ge serà de bixogno principiado che havarà a lavorar, el resto che son due. 800 vuol i sia scontado del suo fito chel paga a Trevixo e ala Motha per i boschi de chomun sopra-nominadi de tempo in tempo fina el compimento de i diti denari et in quanto la dita chava<(ion e huovra non haverà effecto che per la piuy bassa aqua chel dito se obliga che serà in la dita fossa non sia pie do e mezo veneciani e pie 15 larga in fondi e pie 20 larga de sora se obliga a restituir tuti i denari che l’averà recevuti per la dita chaxon obligando si e suo heredi e tuti suo beni mobeli e stabelli si ala restitucion de i diti denari In quanto non haverà luogo quel chel promette chome eciandio a far che la dita huovra se mantegna in soa vita e de suo heredi in tuto e per tuto chome è dito de sora la qual uhovra e chavazion promete haver fenida da mo per tuto marzo proximo per modo che a quel tempo ge serà per la piuy bassa aqua pie 2 */a veniziani stando la dita chava de le lar-geze dite sopra. E per remuneracion de la dita huovra tegnandola lui sempre in conzo e cholmo a tute sue spexe per modo che in 1’ avegnir plui spexe non habia el nostro chomun dimanda de gracia haver la posta de la dita palada de Chanal d’Archo che nuovamente el farà per lui e per suo heriedi cum i muodi e. condicion che