22 PREFAZIONE ciò, infatti, anche i beni della Commissaria di Nicolò, il capitano di Vicenza, furono nel 1534, secondo l’ultima volontà di lui, dai Procuratori di S. Marco posti all’ incanto. La parte maggiore (la villa di Perenzin con il castello e settanta campi) veniva comperata da Alvise Donà ; la minore (le case di S. Apollinare e quelle di S. Silvestro) da un sarto di Piove di Sacco; e il denaro ricavato era distribuito in tre parti uguali: ai frati di S. Andrea, a poveri ed a luoghi sacri, a lontani nepoti per parte di madre. Perchè anche le case di S. Margherita, le belle case dominicali trecentesche, non passassero in mano d’ estranei, le comperava, come dicemmo in principio, Giacomo Cornaro, figlio del cav. e procuratore Giorgio, colui che, riedificando principescamente col Sansovino il palazzo dei suoi a S. Maurizio, aggiungeva nella sua famiglia al titolo « della Regina », assunto per Caterina, 1’ appellativo « della Ca’ Grande 1 ». 1 Arch. Sta. Ven., Procuratori de Ultra, Busta 66 fase. i e 4.