SCRITTURA l. 39 Item ne fu mostrado una fossa che se chiama el Molon la qual è de aque morte, atorno quella è circundà da boschi. Etiam ne fu mostrado una fossa se chiama Lison », la qual mete per molti boschi, pur quella de aque marze et occupada da legnami e mete in uno Canal de aque marze, se chiama Lochom 3, del qual vien molte legne. Item vedessemo una aqua, over luogo se chiama Stagnibecho 4. Etiam ne fu mo- li scende dai laghi Lapisini, antica via tenuta dalla » Piave o da un ramo d’essa (V. Can. d’Arco e Luigi Marson, Cenni storici ecc. di Vittorio, Vittorio, Zop-; pelli, 1889) e il Monticano col Rasio ; alla sinistra l’Ar-tugna, che scende da Aviano, il Meduna e il Sile col f fiume di Pasiano. Bagna Sacile, Cavolano, Brugnera, Portobuflòlè I (1’ antico Settimo), donde incomincia ad essere navi--, gabile ai grossi natanti con 1’ alzaia, S. Stino e Torre di Mosto, di dove oggi tiene un corso ben diverso dal passato. Anticamente finiva a Torre, il cui nome stesso j indica che v’ era fortilizio e palata del Comune trevisano, come a Torre di Caligo v’ era quella sulla Piave. Interrata la laguna eracliana esso s’inalveò secondo la legge naturale dei fiumi veneti, tendendo verso sud-ovest al porto di Revedoli, donde nella metà del Settecento, con la diversione della Piave, anch’ esso fu | divertito verso il porto di S. Margherita. Dalla posizione che occupa fra Piave e Tagliamento e dagli affluenti, che riceve, quasi tutti alimentati dai due grandi fiumi, si comprende che non piccola, sebbene secondaria, è la sua importanza idrografica. Esso è infatti il naturale raccoglitore delle acque u-scenti, come tentacoli sotterranei, da quelle due grandi braccia. V’ ha chi pensa che questa Livenza possa essere stata un tempo un ramo della Piave, non si "dice però se questo avvenisse per mezzo del Meschio o di altro alveo inferiore, ma certo la congettura non sembra improbabile (App. sul Can. d’ Arco). Dalle terre, eh’ esso bagna, le quali ebbero valore militare in tutte le guerre combattute dai Patriarchi d’ Aquileia con i loro finitimi occidentali (Trevisani, Caminesi, Bellunesi. Padovani ecc.) si comprende che esso fu nel passato di una grande importanza strategica. Anche durante le guerre napoleoniche rivelò una tale importanza. Ma non meno grande fu il suo valore commerciale come via di comunicazione fra l’interno del continente e la laguna. Lo dimostra questo documento importantissimo, che riguarda degli scavi fatti nel 1396. « 1396, die 25 Sept. Cum inter alias provisiones que possunt fieri ad securitatem et fortificationes loci nostri Mothe esset quod nostra navigia magna et parva possent ire per flumen Liquentiae usque intra dictum locum ut non multo tempore elapso ibant et ire po-terant, et causa propter quam non vadunt nec possunt ire est quia super ripas dicti fluminis tantum creverunt spine et arbores quod difficilimum quod navigiis esset. llluc ire non hàbendo in ordinem et aptatam restariam et ultra hoc si navigia possint ire et redire, veniret abunde Venetias de partibus Forojulii, multa victualia et grassa, ac magna quantitas lignorum et similiter portarentur et Venetiis in Forojulium et ad duas par-tes, de rebus nostris cum non modico comodo et uti-litate nostra et loci nostri predicti. Vadit pars quia inveniretur persona que sine aliqua expensa nostri comunis acciperet ad fatiendum fieri dictam restariam usque Motham et forte etiam usque Portobufibletuni, et ad tenendum ipsarn in contio pluribus annis, ha-bendo a nostro dominio aliquas prorogativas et ali-quam gratiam tainen habiliter possent fieri sine damilo nostri Comunis. Quod committatur nostris offìtialibus rationum, quod debeant diligenter inquirere si aliqua persona vellet hoc facere et cum quibus pactis et per quem modum et accepta omni informatione quam poterunt debeant venire ad dictum consilium, capitan, et sapientes consilii et sindicorum trivisanorum, in quorum et dictorum ofiitialium collegio per majorem par-tem terminetur et concludatur prout melius videbitur » (Arch. Sta. Ven., Seti. Misti, reg. 43, c. 152). 1 Molon. Trattasi certamente di quell’ alveo, che comincia nel territorio di Annone Veneto, taglia per mezzo il bosco stendentesi fra Corbolon e Villalta di sotto, riceve il Fossone, che scende pure dai pressi di Annone, e si scarica nel canale Loncon fra il Bosco Savorgnan e le Paludi delle Sette Sorelle col nome di fiume Melon. 2 II Lison nasce sopra Cinto Caomaggiore ed il bosco omonimo, di cui lambisce il fianco ovest, passa fra altri boschi, scorre a Pradipozzo, a Lison, rasenta il bosco Savorgnan, nel senso della sua larghezza, lungo il lato superiore, ed entra nel Loncon. 3 II Loncon comincia fra Annone Veneto e Pra-maggiore, ma è una continuazione del fiumicello di Villuta che nasce nel territorio di S. Vito ; bagna il villaggio di Stagnimbecco, passa fra il bosco della Bandisciola o quello di Loncon, rasenta nel senso della sua lunghezza il Bosco Savorgnan, prima di raggiungerlo riceve alla sua sinistra il Lison ; dopo aver lasciato il bosco, riceve il Molon alla sua destra ; fatto più grosso da queste acque si protende attraverso le Paludi delle Sette Sorelle (antiche lagune caprulane) col nome di Canale ; quivi si unisce ad esso una parte del Lemene e piegando verso Caorle entra nella Livenza sopra il Porto di S. Margherita. 1 Lo Stagnibecco dev’ essere stata una fossa, che passava per il villaggio dello stesso nome.