14 PREFAZIONE Nel 1435, come abbiamo veduto, egli era già entrato nella vita commerciale a fianco dello zio Nicolò, e pochi anni dopo entrava anche nella vita politica. La prima traccia della sua vita pubblica è del 1438, quale giudice esaminador ; la prima traccia dell’ opera, ond’ ebbe fama, è del 1442, come ufficiale della Giustizia vecchia >. In questa magistratura, il Cornaro si trovò dinanzi ad una delle più gravi preoccupazioni cittadine, all’approvvigionamento della legna da ardere, la cui mancanza, durante le stagioni invernali, si faceva sentire spesso con grandissimo danno, disperazione ed anche morte della povera gente 2. Poiché una nuova carestia c’ era stata da poco, egli che conosceva bene il Trevisano, il Cenedese ed il Friuli3 si propose di togliere questo disagio ; e nell’ impresa, di cui ci lasciò memoria nella Scrittura I, impresa fatta più diffìcile dalla scarsa manutenzione delle vie fluviali, dimostrò tanto buon senso e tanta abilità che d’ allora in poi, durante la sua vita, non vi fu opera di qualche importanza nei due rami dell’ amministrazione dell’ acque e dei boschi, a cui non fosse chiamato. Così, appena si riprese in esame, il secolare problema della regolazione della Brenta, dal quale dipendeva 1’ esistenza stessa di Venezia, egli veniva assunto ad un tale esame. Pur troppo, anche a proposito di questo problema, come per quello della legna, non era stato che un fare e disfare. Ultimamente, dopoché si era manifestata intollerabile la riapertura della foce di Fusina.voluta dal doge Foscari, che come tant’ altri vedeva nella forza della grossa corrente la salvezza del porto di S. Nicolò, la Brenta era stata ricondotta a sboccare davanti a S. Marco di Lama : ma, poco appresso, a-vendo rotti gli argini ad Oriago ed essendosi cacciata per il Bottenigo fino nel Canal Grande, era apparso di nuovo quanto fosse inutile o manchevole pure un cosifatto rimedio. Si recò il Nostro « più fiade » sui luoghi con i Savi eletti a stabilire la diversione migliore e prese parte (era allora della Quarantia)4, insieme col celebre camaldolese fra Mauro, al lavoro della commissione nominata per dirimere il disaccordo manifestatosi fra essi. Non sembra che 1’ undici agosto del 1444 egli fosse in Venezia presente all’ interrogatorio, cui vennero sottoposti i singoli membri della sopraddetta commissione, interrogatorio, che, per forza di maggioranza e fors’anche per l’autorità di fra Mauro, portò all’ approvazione della diversione verso Chioggia lungo le lagune, giustamente disapprovata dal Nostro sia per 1’ enorme angolatura sia per la scarsissima pendenza 5. È probabile che si trovasse lontano. Infatti 1’ ultimo marzo veniva decretato il suo invio 1 Arch. Sta. Ven., Segretario alle Voci, reg. 4 rum que multociens reperte fuerunt frigore deperisse ». c- 9 (*5); c. non numerata; c. 38 t (46 t). Arch. Sta. Ven., Sen. Terra, reg. 2 c. 179. * In una deliberazione del 30 marzo 1451 si legge: 3 V. innanzi. « in tempore ordinetur quod hec civitas non patiatur 4 Arch. Sta. Ven., Segr. alle Voci, reg. 4, c. 113 solitam indigentiam lignorum predictorum cum maximo (122). discrimine desperatione et morte miserabilium persona- 5 Scrittura II.