APPENDICE La Brenta dal 1 324 al 1424 1 In questa Scrittura, come notai nella Prefazione (Opere) c’ è una lacuna. Marco Cornaro ci narra le vicende della Brenta, da quando i Padovani ne rivolsero il corso verso Venezia nel 1142, all’ argine contro la sua foce costruito dai Veneziani nel 1324 (Parte IV) e quelle durante la vita di lui, dall’ apertura di una tal foce per volontà del doge Foscari, nel 1424, al maggior allontanamento di essa, per la Corbola, verso Malamocco, nel 1459 (Parte II) ; ma su quanto si fece dal 1324 al 1424 tace completamente. E’ molto verosimile eh’ egli non abbia creduto di parlarne, o perchè a sostegno della sua tesi dell’alta diversione un tale ricordo non era necessario, o perchè dal 1324 al 1424 fu un continuo ripetersi della stessa situazione, di quella situazione cioè, che nel 1424 egli ci descrive. Infatti per tutto questo periodo i suoi concittadini altro non fecero che dibattersi nell’ incertezza se alla conservazione della laguna e del porto più conveniva 1’ ammissione o la rimozione del fiume. Comunque, a me sembra opportuno colmare questa lacuna 2, affinchè il lettore, al lume dei precedenti possa valutare esattamente 1’ azione del Foscari e meglio comprendere la Parte II, conoscere appieno le difficoltà tecniche e politiche, che così a lungo si opposero alla soluzione del grande problema 8. 1 Quest’ Appendice propriamente si allaccia alla Parte IV, di cui vuol essere il complemento. ! L’ ingegnere Pietro Marcon, 1’ autore della carta storica delineata a cura del Genio Civile per 1’ Esposizione di Vienna del 1873, ricordata più volte, fece qualche cosa di consimile. Si giovò di cosifatto lavoro, riportandone dei brani, il Cecchetti in « La vita dei Veneziani nel 1300 » (Arch. Ven.. n. s„ to. XXVIII, pa. II, p. 282 e seg.). Io non lo cito, non essendomene in realtà giovato punto. Così pure in questa Appendice non cito lo Zen-drini là dove riporto i documenti, che anch’ egli ri- portò, perchè molte volte lo fece più brevemente e spesso anche scorrettamente. * Il lettore per orientarsi con i luoghi nominati in quest’ Appendice, troverà una guida nella CartaValier. Questa Carta venne autenticata intorno alla metà del Quattrocento ; infatti il legalizzatore, notaio Giacomo Berengo, pievano dei SS. Apostoli, funzionava in tal tempo ; i suoi rogiti vanno dal 1443 al 1477 (Akch. Sta. Ven., Statìstica degli Atti, Sezione notarile, Venezia, Naratovich, 1886, p. 50). E uno dei testi è certo quello stesso Giorgio Pà-pasizza, a cui il 17 luglio 1454 si concedeva di continuare nel godimento di 13 isolette scoperte in mezzo