40 MARCO CORNARO • strada una fossa la qual se chiama Mazolada Le qual fosse fo determinade che altro non se havesse a far cha tegnirle nete da legnami a ciò che per quelle se podesse tra-ghetar le legne cum le burchiele et altro remedio non era perchè non ce era modo de meter aque vive in diete fosse, se non in la fossa che fi dieta Lochom che iera a tuor le aque da Sbroiavacha e quelle condur in Lochon 2. E conzando dicto Lochon se ha-veria gran quantità de legne per esser quello in boschi. Non fu determinado la spexa perchè per dicti luoghi mal se podeva andare per le male vie. Anci fu deferido de veder dicti luoghi unaltra fiada 3. Zonti a Portogruer havemo visto el fiume de Lemene 4 e quello de la Regena, i qual hano una gran quantità de boschi. Ne fo arecordato corno a voler haver una bona quantità de legne di boschi de la Badia de Sexto, era de bisogno de desfar certa posta de Molini over Siega de dieta badia perchè desfazandola i burchi andaria su per el fiume in molti boschi5. Etiam ne fo mostrado una gran quantità de boschi del Vescoado de Concordia, i qual non havea modo de condur le sue legne a le rive usade. Le qual cose ne fo mostrade per quelli da Portogruer e fone arecordado che fassemo far una piccola cava da tra-ghetar le legne e che per quella le legne se conduria sora Lemene a presso a certa fornasa. Le qual cose tute fo zudegade per li inzegneri quelle era di picola spesa. Jesus 1442 adì 23 Marzo. Item è stado visto per i dicti el fiume del Medolo, el qual è malissimamente con- 1 Trovasi fra il Lison ed il Lemene, all’altezza del Bosco Savorgnan, sotto il tronco ferroviario S. Stino-Portogruaro, la denominazione di Mazzolada data ad una località, un piccolo villaggio ; vi passa accanto un’ acqua chiamata R. Taù, che nasce presso Sumaga (antica abazia concordiese) e finisce nel Loncon, poco sotto il Melon. Molto probabilmente era quest’ acqua che aveva un tal nome. 2 Sbroiavacca è sul Lison, dunque dal Lison. 3 Così si era fatto l’anno precedente. Dopoché 1’ undici Settembre del 1441, come già vedemmo, uscirono a visitare questi luoghi per lo stesso scopo un provveditore di Comun, un ufficiale di Cataver ed uno della Giustizia vecchia, il 19 si scriveva al Luogotenente del Friuli affinchè procedesse allo scavo del Loncon, perchè per esso si sarebbe potuto portare a Venezia una gran quantità di legna da ardere e da lavorare (Arch. Sta. Ven., Sen. Terra reg. I, c. 41); ma, come si vede, non se n’era fatto più nulla. 4 II Lemene nasce in qnel di S. Vito, scorre parallelo al Tagliamento, bagna Portogruaro, terra di qualche importanza, con un fondaco dei Tedeschi ed un traghetto per i barcaioli, bagna Concordia Sagittaria, la celebre colonia romana sull’ Emilia. Giunto ad un certo punto della strada che da Portogruaro scende a Caorle, si biforca in due rami, 1’ uno va nel Loncon e con esso nel Livenza al porto di S. Margherita, formando un’ ottima canalizzazione naturale dal Lemene a Venezia, 1’ altro va per la palude Zignago al porto Falconera, che si trova un po’ più al mattino di quello di S. Margherita, cioè verso Caorle. Il Lombardini ritiene attendibile il supposto che ai tempi di Plinio esso fosse uno dei bracci del Tagliamento (Lomba r-dini, Studi idrologici e storici sopra il grande estuario adriatico ecc., Milano, Tip. Ingegneri, 1868, pp. 17 e 33). 5 II Reghena è un affluente di destra del Lemene. È formato dal R. Sestiani, che nasce a S. Vito ed è alimentato da altri rivi, come il Cavo maggiore ; prende il nome di Reghena da Sesto in giù. Esso scorre parallelo al Lison, bagna Sesto dove sorgeva la celebre abazia longobarda, di cui l imane la chiesa con l’interessante porticato, la cripta, gli splendidi affreschi di scuola giottesca, che quel reverendo parroco ha coraggiosamente e sapientemente, quasi del tutto a sue spese, ritornati al primitivo stato. Anche oggi il Reghena passa per un luogo detto la Sega sulla strada Portogruaro-Cinto, che dev’ essere senza dubbio la Sega dell’Abbazia di Sesto. Entra nel Lemene a Portogruaro. Il Cornaro nella parte III della Scrittura II scrive : « Limene... Reghena, Lochon... descende dal Taiamen-to ». Molto probabilmente nna tale affermazione non si deve prendere alla lettera, ma è certo che in qualche tempo questo avveniva. Il Lombardini (op. cit., p 33) pensa che, giacché il conoide del Tagliamento trovasi pensile sulle depresse pianure laterali, i prossimi fiu-micelli, da cui queste vengono solcate, sieno principalmente alimentati da sorgenti, che provengono dalle sue acque.