Per fìue, è possibile ili marciare su molte strade : ma si incontrano assai spesso dello strozzature le quali obbligano ad assumere la formazione per uno. In tal caso, mai come nella zona, è necessaria la esatta osservanza della regola logistica, di commisurare cioè, nel modo più rigido, la formazione di marcia alla minima capacità di sfilamento della comunicazione che si percorre. Ne consegue che Ja fila, per uno e per quadrupede da soma, rappresenta la formazione quasi ordinaria di marcia nella zona ; e ciò allo scopo di evitare allungamenti alle colonne, e fatiche ¡notili alle truppe. La distanza tra uomo ed uomo nella fila può variare tra 1 e 6 metri. Sugli altopiani, la giornata media di marcia oscilla tra le quattro ore e mezza e le sei ore, senza contare i riposi che si possono estendere dai 15 ai 30 minuti per ogni ora di marcia, a seconda delle stagioni, delle pendenze e delle asperità della montagna. Le migliori ore di marcia — cioè quelle del mattino — non sono sempre usufruibili sugli altopiani in causa della nebulosità che assai spesso li avvolge. Per evitare perdite inutili di tempo e fatiche, occorre talvolta aspettare che la nebulosità svanisca sotto la forte irradiazione solare delle ore più avanzate del mattino. Viceversa, ciò espone la truppa ad altri inconvenienti per 1’ eccesso del calore meridiano, specie tra le ore 13 e le 15. Lungo le strade ordinarie la cadenza di marcia della fanteria non supera gli 80-100 passi al minuto ; lungo le mulattiere discende a 50-60 passi ; lungo i sentieri erti si riduce infine a 30-40 passi. Riguardo ai dislivelli, con truppe allenate ed opportunamente equipaggiate, si possono superare 250-300 metri all’ ora, in salita, e 300-350 metri in discesa : colonne di salmerie non