ma la sua autonomia logistica nella zona è, nella maggioranza dei casi, minore di quella della brigata. Vesti ed equipaggiamento adatti debbono agevolare la maniera spigliata di combattere che è necessaria. Buono è l’uso delle “ baniles mollettières,,, della mantellina alpina, e dei calzari impermeabili nelle zone palustri : necessaria è la coperta di lana da portarsi sempre a tracolla, il farsetto, lo stivaletto alpino, i cerchi a neve, il bastone alpino, etc. Sono altresì indispensabili, assai spesso, i filtri someggiati al seguito delle truppe per purificare l’acqua delle cisterne; i barilozzi, le ghirbe, ecc. Lo studio relativo alla modalità dell’ impiego delle truppe si riferisce alle marce, ai combattimenti ed alle soste. Per le marce le colonne debbono essere elastiche, leggere ed omogenee : 1’ nnità di marcia deve discendere al battaglione, al gruppo di due compagnie, e, perfino, anche alla semplice compagnia, a seconda delle circostanze. Sono da evitarsi con ogni cura le colonne profondo, per le difficoltà che esse presentano a schierarsi sulla testa o sui fianchi. Necessari in modo costante sono gli elementi di fiancheggiamento spinti sull’alto, a guisa di ali, o di antenne sensibili. L’ ordine di marcia deve corrispondere, al possibile, a quello di combattimento, e, sotto questo riguardo, allo scopo di evitare sorprese e di assicurare le salmerie, è spesso necessaria la costituzione di una forte retroguardia. Sui tavolieri montuosi è talvolta utile una formazione sottile di marcia in quadrato; però per brevi spazi e tempi causa 1’ eccessiva fatica che tale formazione importa. Formazione ordinaria è la fila, per due, oppure per uno : la marcia per quattro è soltanto possibile su poche strade rotabili, e sul fondo delle “ polie „ asciutte.