12 Qualora le salmerie siano troppo ingombranti, converrà costituirne uno scaglione a parte, sotto forte scorta, ed a qualche distanza dallo scaglione di combattimento. Dovendosi fronteggiare un nemico regolarmente ordinato, in posizioni preparate, può riuscire spesso utile di frazionare le truppe in parecchie colonne poco profonde, ma collegate in modo sicuro e continuo. In ogni modo — sia che si abbiano da fronte truppe regolari o milizie locali — quello che importa si è di venire a contatto con esse, non appena si siano scorte, il più céleremente possibile. Qualunque sosta o esitanza di fronte al nemico si sconta nei luoghi — come altrove — con perdite acerbe, con 1’ aggiramento ed, il più delle volte, anche con l’accerchiamento dei riparti che non sanno osare vigorosamente ed immediatamente. I piccoli cambi di fronte si debbono eseguire normalmente, nell’ordine di marcia o di combattimento inizialmente prescelti: tutto ciò che importa fatica sensibile per truppe e spostamenti in terreno difficile di montagna, sono da evitarsi. Gli ordini debbono darsi al principio dell’azione, in modo chiaro, in guisa da fare appello all’ iniziativa ed alla energia individuale dei singoli comandanti. Sui luoghi del combattimento e ad azione avanzata, non è più possibile diramare ordini se non con mezzi ottici o con l’aiuto di apparecchi radiosomeggiati. La manovra non è agevole che a qualche distanza dall’avversario : in prossimità di esso è impossibile e pericolosa, come fu notato più sopra a proposito della decisione e della vigoria da usarsi negli attacchi. Difficili sono in genere, in Albania, le condizioni generali fatte alle soste. Gli accantonamenti sono limitati a pochi centri più ragguardevoli ed offrono scarse garanzie di comodità. Per soggiorni prolungati di grossi riparti di truppa delle tre armi,