61 Finalmente Maometto si risolve a muovere, in persona, con 150 mila soldati per occupare Croja. Nella primavera del 1465, quella massa di armati è sotto la detta città difesa dai Mirditi, mentre il Casta-iota, con poche migliaia di seguaci, si aggira nei boscosi e dirupati dintorni. Maometto è obbligato ad abbandonare l’assedio, dopo avere perduto ben 80 mila uomini, lasciando a proseguirlo Balaban con 19 mila soldati, ai quali Scanderbeg, ricevuti aiuti da Venezia, infligge una nuova sconfìtta. Nel 1466 torna il Sultano con 130 mila combattenti e dopo di aver errato fra Durazzo e Croia — molestato continuamente dagli Albanesi — riprende la via di Costantinopoli, lasciando ai contini un corno di 20 mila soldati, in osservazione. Scanderbeg morì di febbre, in Alessio, il 17 gennaio 1467. Dopo la sua morte, e dopo alcuni successi dei Veneziani in difesa di Durazzo, il Sultano tornò in Albania, sotto Croja, nel marzo 1477,con 150 mila combattenti e 10 mila cammelli per il trasporto di artiglieria e di provvigioni, assediandola per 13 mesi. Poco appresso la lega albanese — composta di elementi indisciplinati — si sciolse, e la fiducia degli Schipetari in se stessi venne meno. Le ultime sfortunate difese furono fatte dai Veneziani, ai quali lo Scanderbeg aveva affidata la tutela dei propri domini, e caddero successivamente Durazzo, Dui-cigno, Antivari, Alessio, Scutari e Drivasto. Molti Albanesi esularono, e furono bene accolti nelle terre della Repubblica Veneta, nell’ Italia meridionale e nella Sicilia. Solo i Mirditi ed i Chimarioti (rifugiati sui monti Acrocerauni) seppero resistere