125 de’ceinelj friulani, conte Antonio Bartolini, il quale scrivendone nel suo Saggio epistolare sopra la tipografia del Friuli, p. 39-40; pose in luce un atto importante, che dà ragione di quella stampa. Nel 9 aprile, 1494, il capitolo d’Aquileja permette ad Osvaldo di Villacco, prete della chiesa d’Aquileja, l’esecuzione di una sua proposta, una cui)i quodam ejus socio, cive Augustae civitatis, artis impressoriae peritissimo, eorum impensis, imprimi facere in civitate Augusta praedicta, saltemusque ad quingenta volumina librorummissalium, secundum rubricami sanctae ecclesiae aquilejensis. 825. Missale juxta ritum almae aquilejensis ecclesiae. — 4.° Libro egualmente raro, veduto presso il canonico Braida di Udine dal Bartolini, che lo descrisse nell’ opera citata p. 38-42. L’edizione va adorna di figure xilografiche, è impressa a caratteri gotici, con molte abbreviature, ha segnature e numerazione di pagine, manca di richiami, virgole e dittonghi. Il testo è preceduto dalla prefazione di Jacopo (lordino, secutus pium studium viri spe-ctabilis ac devoti Joannis Osvaldi augustensis. 826. Missale aquilejensis ecclesiae, cum omnibus requisitis at-que figuris, nuper quatn emendatissime perlustratimi. Anno 1517, die 5 augusti.—Venetiis, ex officina litteraria Petri Liechtenstein, c. 10, nou num., 196, 4.° Nella parte inferiore del frontispizio leggesi un decastico che comincia: u Tu quicumque velis missam cantare saeerdos. » Al termine di ciascun mese del calendario si compendiano in un te-trastico le norme igieniche, così frequenti nei messali e breviarj del secolo XV, specialmente manoscritti. Gli intagli in legno, apposti al sito delle iniziali, rappresentano soggetti addatti al testo. Le note non musicali del sabbato santo e delle praefationes sono impresse a tipi mobili su linee rosse, invenzione che si disse moderna. Le rubriche a caratteri rossi, armonizzano per modo col testo, da disgradarne i più recenti libri liturgici. 827. Missale ecclesiae aquilejensis. — Venetiis, anno 1519, die 15 septembris, ex officina litteraria Gregorii de Gregoriis. 828. Breviarium secundum ritum et consuetudinem almae ecclesiae aquil. — Impressimi Venetiis, per Franciscum de Heilbrun, 1481, 8.» Edizione in carattere gotico, corredata di segnature, senza richiami e numeri. Pare siasi pubblicata la sola parte iemale. Un esemplare membranaceo possedeva il conte d’Ayala di Vienna.