133 fondato dai romani, e ampliato da Bernardo di Spilimbergo nel 1313, sono largamente discorse, e vi si accenna ai due insigni che vi dipinsero, il Pordenone e Giovanni da Udine, come si tocca delie chiese e di altre istituzioni. Ci sarebbe molto a ridire sulle etimologie, quasi sempre bizzarre, dei nomi locali. Ma d’altra parte appaiono interessanti le notizie cronologiche dei castelli e dei signori di Castelnuovo, Forgaria, Flagogna, Meduno, Toppo, Pinzano, So-limbergo. Seguono le biografie degli uomini illustri, fra cui si citano primi Leonardo Andervolti, Giambattista Cavedalis, Gianfran-cesco Fannio professore di teologia all’università di Padova, e nell’arte, la famosa Irene ed Eusebio Stella poeta vernacolo. Oltre alcuni altri, il dott. Vincenzo Joppi comunicò di suo alcune notizie al dott. Pognici, che chiude il suo libro con un diploma di Carlo V dato da Spilimbergo nel 1532 a favore di Tolomeo da Spilimbergo, e con gli Statuti della terra del secolo xiv, divisi in 63 capitoli, con appendici. — Su questo volume è parlato ben tardi nell’appendice del Giornale di Udine, 27 gennaio 1875, n. 23. 383. La chiesa di Treppo Grande, del prete Giacomo Marello. — Udine, tip. Jacob e Colmegna, 1872; in 16° di pag. 23. (B. C. U.) Nel novembre 1871, essendosi in quel comune consacrata una nuova chiesa, vi si descrivono in questo opuscoletto le funzioni e le feste. Merita ricordo per la storia dell’arte che l’ab. Jacopo To-madini scrivesse per l’occasione e dirigesse la musica dei vespri e il suo maestro ab. G. B. Candotti dirigesse la musica delle litanie, da lui scritta altra volta. 384. Lettera sui confini del Friuli, scritta alla signoria di Venezia da Giulio Savorgnano. (Nozze Moro-Gera) — Udine, tip. Seitz, 1872; in 8° di pag. 9. (R. O-B.J Il dott. Vincenzo Joppi trasse da un codice della Marciana questa lettera, in data 1° settembre 1583, di Giulio Savorgnano, insigne ingegnere militare nato nel 1510 in Osoppo dal conte Girolamo e morto in Venezia nel 1595, e autore di opere di architettura militare, tuttavia inedite nel veneto archivio di Stato. Soggetto della lettera è l’eterna questione, non ancora ragionevolmente sciolta, dei confini orientali e del modo di fortificarli. Per la rettificazione, il Savorgnano propone varie linee, da dove il Judrio entra nel Torre fino ad Aiello e alla fonte del fiume Alsa, facen-