250 531. Le collezioni Cumano, catalogo illustrato da Carlo Kunz. (NelV Are heografo triestino, Nuova Serie, Voi. v, pag. 418 e segg. Voi. vi, pag. 36 e segg.) — Trieste, tip. Herrmanstorfer, 1878; in 8° gr. di pag. 35, con una tavola. (R. O-B.J Di questa sapiente e accuratissima illustrazione di monete, medaglie, tessere, bolli e sigilli che compongono la collezione Cumano precipuo ornamento del museo di Trieste, una menoma parte interessa il Friuli, essendovi, fra il numero grandissimo delle altre, specialmente venete, cinquantuna monete patriarcali, alcune rare, otto goriziane, qualche medaglia ed alcuni sigilli. 533. I signori di Reifenberg nei secoli xm e xiv, e più particolarmente di Ulrico di Beifenberg (1307-1384); e Annali dei signori di Beifenberg con documenti e genealogia, memoria di G. di Sardagna. ( NeWArchivio Veneto, Tomo xn, pag. 245 e segg., Tomo xm, pag. 8 e segg., Tomo xv, pag. 149 e segg.) — Venezia, tip. del Commercio, 1876, 1877, 1878; in 8° di pag. 75. (R. O-B.J Il castello di Reifenberg sorge sulla sinistra del Vipaco a dieci miglia da Gorizia. La famiglia omonima, di cui il Della Bona, lo Czòrnig e il Manzano ignorano la origine, comparve a Gorizia nel secolo duodecimo e si estinse alla fine del trecento. I conti di Gorizia sottentrarono nella signoria e nel castello che nel 1508 fu conquistato dai veneziani. Ebbe poi quel possesso, per cessione fattagliene da Carlo V, l’arciduca Ferdinando d’Austria che allora (o altri più tardi) lo diede in pegno ai Lanthieri, attuali possessori. Il Sardagna, con la scorta di 15 documenti, uno tolto alla Marciana e gli altri all’archivio di Stato in Venezia, ristabilisce la storia e la confusa geneologia dei Reifenberg, il cui nome ricorre scritto in ben tredici maniere. L’arma dei Reifenberg figura in questa memoria e fu comunicata all’autore dal cav. Luciani che attinse a due fonti le sue notizie. Gli Annali dei Reifenberg, formati diligentemente dagli autori sopra citati, oltre il Chmel, il Kandler, il Carli, il de Rubeis, cominciano nel 1165, ma s’indugiano principalmente sull’importante e lunghissima signoria di Ulrico. In un altro lavoro del Sardagna sul condottiero Armanno II di Wartstein (Archivio Veneto, Tomo ix, pag. 1 e segg.) è accennato a questo Ulrico di Reifenberg, condotto ai soldi di Venezia contro gli Ungheri nel 1356.