290 È naturale che, variando nei tempi le circoscrizioni politiche 0 amministrative d’Italia, molti documenti che interessano una provincia possano trovarsi nell’archivio d’un’altra o fuori di Stato. Infatti queste ricerche che il prof. Luigi Bailo, bibliotecario della comunale di Treviso, fece negli atti del notaio Tidisotto di Marzo-nago depositati nell’archivio notarile di quella città, illustrano la storia dell’antico Friuli dal 1315 al 1323. Il discorso che il Bailo manda innanzi ai 15 documenti ne dà lo stillato. La qualità della moneta, il modo di pagamento, le usure esercitate, oltre che dai Fiorentini, dai preti, la manumissione di tre schiavi, la vendita del feudo e del castello di Braulins a Enrico Maolo di Oberdrauburg e quella del castello di Gramogliano a Enrico conte di Gorizia, nulla sfugge all’esame dell’illustratore, il quale, tra i documenti più importanti, segnala quello indicatogli dal giovane studioso Girolamo Biscaro, intorno alla data e al modo della morte del predetto conte di Gorizia, vicario di Treviso a nome di Federico re dei Romani dal 1319 al 1323. Leggesi pertanto nel quaderno del notaio Francesco di Lanzenigo che nel giorno 23 aprile 1323 (e non 24 come finora si credette) il conte Enrico « hora nona erat sanus illeris et jocundus . et fuit ad quasdam nucias fìllii quondam Bindi tuscani et tripudiavit et lusit ad scrimiam cum quodam magistro multum bene et fortiter . et cum luxisset recessit et ivit domum et incontinenti decessit infirmitatis postoyme (ascesso o vaso che fosse) que suffocavit dictum dominimi comitem. » La quale notizia, come sembra al Bailo, dà ragione al Villani e ai cronisti citati dal Manzano, 1 quali appunto sostengono che il conte di Gorizia sia morto improvisamente a Treviso. r»©l7'. Quattro lettere di Antonio Zanon, publícate da Tullio Minelli. (Nozze Sella-Giacomelli) — Rovigo, r. Stabilimento Minelli, 1880; in 4° di pag. 12 (R.O-B.) Edizione di gran lusso, quali sogliono uscire da quella insigne tipografia. Queste lettere, dirette al conte Girolamo Silvestri di Rovigo, furono cavate dalla Concordiana e riguardano le discipline naturali ed economiche, nelle quali Antonio Zanon udinese era maestro. Le precede una breve ma succosa biografia del Zanon, compilata per l’occasione dal diligente T. Minelli. 598. Lettere del cardinale Marino Grimani a Giangiorgio Tris-