61 printed for thè Hakluyt Society, 1866; due volumi in 8° di pag. ccliii-596-xcviii, con carte geografiche ed altre illustrazioni. (R.J.) E quest’opera il più grande monumento di onore che sia stato inalzato alla memoria di Odorico da Pordenone, insigne viaggiatore e missionario nel Cataio. Tra i viaggi qui raccolti spetta il primo posto a quello del nostro. Il Yule narra la vita di frate Odorico, dice degli scritti suoi o a lui attribuiti e classifica i codici dei Viaggi e le edizioni che se ne trassero, pag. 1-41. Poi entra a discorrere largamente con la scorta dei Viaggi intorno alle parti orientali del mondo visitate e descritte dal frate, pag. 43-162. La grande abbondanza e il valore delle note formano appunto il merito critico del presente lavoro, nel quale l’autore pose tanto scrupolo da aggiungere un capitolo contenente le correzioni e le aggiunte. Nella prima appendice, voi. n, pag. i-xlii è dato per esteso il testo latino di Odorico tratto dal manoscritto n. 2584 della biblioteca imperiale di Parigi; esso è l’unico in cui occorrano, sulla fine, le parole « Ego frater Odoricus Boemus de foro Julii. » ecc. Appariscono in nota parecchie varianti, ma avrebbero potuto essere in numero maggiore. Nella seconda appendice, voi. il, pag. xuii-lxiii, è riferito un antico testo italiano di « frate Odorigo da Friolli, » tratto dal manoscritto della biblioteca palatina di Firenze. In questo libro del Yule apparisce il nome del nostro Vincenzo Joppi. — Nella Madonna delle Grazie 9, 16 e 23 gennaio 1869, n. 6, 7 e 8, il beato Odorico è considerato in tre brevi articoli come francescano in Udine, missionario in Oriente, reduce in patria; ma gli articoli, naturalmente, nulla ricavarono dall’opera magistrale del Yule che pur li aveva preceduti. 139. Storia di Cambanau, di Taid e di altri luoghi dell’india narrata dal beato Odorico dei, Friuli, anno 1330. (Nozze Dalla Noce-Golinelli) — Bologna, tip. Fava e Garagnani, 1866; in 32° di pag. 48. (R. J.) Francesco Zambrini, illustre erudito contemporaneo, stralciò dalla Relazione famosa del beato Odorico da Pordenone questa narrazione delle due città gemelle poste nella provincia del Catai « dov’ene la sedia del nobole gran cane, e’ n che modo. » Il saggio è tolto dai codici riccardiani, palatini e magliabecchiani di Firenze. Lo precede una notizia bibliografica sulla rarissima edizione stampata nel 1513 a Pesaro da Girolamo Soncino, « impressoria arte