244 turali confini. » Stava per aprirsi un congresso fra le potenze, dopo l’ultima guerra d’oriente. Noto qui c’ne, Intorno alla lingua slava parlata sulle alpi del Friuli, scrisse già alcune osservazioni G. A. (Podrecca), Udine, tip. Seitz, 1864; in 16° di pag. 16. 508. I deportati veneti in Moravia nell’anno 1861, cenni storici di G. Franceschinis. (Nozze Nais-Franceschinis) — Castelfranco Veneto, tip. Longo, 1878; in 8° gr. di pag. 64. (R. 0-B.) Benché questo libro abbia carattere essenzialmente privato, potrà servire al futuro narratore dei modi che tenne l’Austria nel Veneto, per comprimere gli spiriti liberali dopo l’unione della Lombardia al resto d’Italia. 500. Pauli IIistoria Langobardorum, edentibus L.Bethmann et G. Waitz. (Nel volume dei Monumenta Germaniae historiea, il quale comprende Scriptores rerum langobardiearum et italicarum saee. vi-ix, pag. 12 e segg.) — Hannover, tip. Culemann, 1878; in 4° di pag. 176. (B. C. U.J L’illustre G. Waitz, redattore di tutto il volume, associa il proprio nome a quello del Bethmann, morto prima di questa publi-cazione, il quale per quarant’anni si occupò di Paolo Diacono, in patria e fuori, cosi che « nomen suum cum Pauli nomine ita con-iunxit, ut vix unquam divelli posse videantur. » La prefazione latina del Waitz tocca largamente della vita e delle opere di Paolo, intrecciando al racconto lunghi brani dei suoi scritti minori : prendendo in esame i 107 codici più o meno importanti e completi delle storie longobarde, cui sono aggiunti 13 fac-simili, ci appare primo di tutti quello di Cividale. La dissertazione occupa 34 pagine. Viene appresso il testo dei sei libri della storia longobarda, condotto con infinita cura, con due serie di annotazioni in calce, che comprendono 1° le varianti e 2° citazioni o identificazione dei nomi. E a quésto proposito corse pur qualche errore, scrivendosi, ad esempio, Artegna in Carnia e volendo che l’Ibligine, nominata nel libro iv di Paolo, sia Ipplis in vece di Invillino. Questa edizione del Waitz è di gran lunga migliore di tutte le altre che la precedettero che sono 11, cominciando dalla stampa di Parigi, 1514, e terminando con quella nel Voi. xcv della Biblioteca patristica, stampata pure a Parigi nel 1861. Sei sono le traduzioni di Paolo, tre italiane, una delle quali inedita, due tedesche e una francese. Anche l’anno innanzi, 1877,