7 Bartolomeo d’Alyiano. Rialzate fin dal 1513 le sorti delle armi venete, il capitano generale ringrazia i cividalesi della fede rinovata alla república, scusandoli di essersi resi temporaneamente e per fatalità di guerra ai tedeschi. Nella seconda lettera, più importante di tutte, l'Alviano assicura di pronto aiuto il comune di Cividale, rivelandogli la posizione e la forza dell'esercito liberatore. L’ultima lettera però è un vero rimprovero ai cividalesi che mal sopportassero di mantenere il presidio veneto. 13. Le latomie cividalesi di L. (Nella Bivisla friulana, 3 febbraio, n. 5) — Udine, tip. Vendrame, 1864; in fol. di col. 4. (B. C. U) In una casa presso la sponda destra del Natisone vicino al ponte, stanno queste carceri sotterranee, le quali sono descritte dal signor L. (Leicht) con qualche particolarità. Per stabilire il tempo della loro fondazione, l’autore dell’articolo si abbandona alle sue induzioni, negando che i romani le abbiano costruite, perchè non sono grandiose e gli armamenti appaiono in ferro non in bronzo. Non le vuole nè longobarde, nè franche, nè venete, ma dell’epoca patriarcale, come si potrebbe credere, leggendo un documento del 1463, riferito nella raccolta dello Sturolo. 13. Sull’epoca alla quale attribuire il tempietto di S. Maria in Valle a Cividale. annotazioni di Michele dott. Leiciit. — Udine, tip. Vendrame, 1861; in 16° di pag. 21. (B. C. U.) Facendosi forte dei rilievi eseguiti dal nob. G. U. Valentinis in occasione del ristauro di questo insigne tempietto, il dott. Leicht non crede che essa debba dirsi opera longobarda, bensì della decadenza romana, o meglio bizantina, sia per la maggior perfezione artistica in confronto dei due monumenti longobardi a Cividale, cioè l’altare di Pemmone e il battistero di Calisto, sia perchè non sa il Leicht farsi ragione che l’antico sacello idolatrico aspettasse di esser rivolto al culto cattolico nella più tarda epoca dei longobardi. Sostiene pertanto che il tempietto sia anteriore all’anno 450 e che debba relegarsi tra le favole la tradizione che Piltrude o Geltrude ne fosse fondatrice. — Queste annotazioni uscirono dapprima nella Rivista friulana, anno III, 18 e 25 agosto 1861, n. 33 e 34. 14. Gortz oder Gorz (Gorizia) dello Stramberò. (Nell'Allgemeine Encyhlopadie der Wissenschaften und Künste, ecc. von J. S. Ersch