JOì; 1IDXXXIII, LUGLIO- 590 pra I ixoia de Cerigo el noslro galion et le do galle uno puto in casa ; è amaiali molli compagni di andono in Slrelo a compagnar I’ oralor et baylo, et ha inteso da loro che a presso li Casteli al Strelo haveano bufato a fondi una galeola de lurehi corsari. Scrive, in quesle aque lira maestrali forlu-nevoli, et dice a Cerigo erano 4 nave carge de vini per le galie de Fiandra. È zorni 4 gionse in questo porlo una nave ragusea con vini di Can-dia per Fiandra, il patron referì esser zorni 28 *92 se partite di Candia, et zorni 12 avanti de lui erano partile di la Cania do galle candiole eh’ è zorni 40, nè mai dile galle è parse. Tenule fin hozi 26. Sier Piero Da Ponte, qual per sui negotii è a la marina di Chiarenza, hozi mi ha mandalo a dir esser venuti olachi a Chiarenza per asunar le gente, el queli di Coron esser ussiti fuora et fato gran danno nel campo turchesco, Tenule fin hozi 30 non si ha altro; aspelo mii messi di hora in hora et del riporto avisarò. Di Cipri, di sier Marco Antonio Trivixan loco tenente, sier Bernardino Venier, sier Segon-do da chà da Pexaro consieri, da Nicosia, a dì 5 Mazo, ricevute a dì 17 Avosto. Come il morbo è grande in Famagosta, ne vanno 15 et 20 al dì, et si provede a spese di la Reai; non è morie persone da conio, salvo l’tfrmiraio dii porlo, Lu-nardo da Parma capo di squadra dii governador, Zuan di Mozanega governador dii comerchio, el resto populo menudo; in soldati è morto da 25 in 30, amalalo Francesco dal Borgo contestabile; do soli casali è infetadi li vicini, uno Tricorno di la Real et l’altro Pomo di Adamo di domino Piero Justinian, il resto de l’isola è sano. In Sorla el morbo fa gran progresso. L’ anata moslra rasonevole, ma per li bisogni de l’ixola la cavatela ha danizalo assai nei territori de Famagosta : correnti li Tormenti a bisanti 3 el mozo, li orzi 1 et mezo. Scriveno haver venduti li gotoni a l’incanto et manda li conti per ducati 6000 et più, el li zucari venderano. Scrive in execulion di le lettere hanno dato debitori vechi a sier Piero Contarmi di sier Jacomo corneri comesso di fo di mis-sier Zorzi cavalier procurator, per ducati 30 mil-lia, dii restante poco se ne trazerà per esser tristi et impotenti. Dii ditto, di 15, ricevute ut supra, dii dito reeimento et sier Stefano Tiepolo proveditor zeneral. La peste continua in Famagosta; morti da 800 persone; il conte Francesco dal Borgo è con la peste, si spera di vita, el conte Polo Perduzi li è morta una massara et al governalor quelle compagnie et morti : saria ben si mandasse 100 fanti per rifar le compagnie. La cavaleta va consumando l’isola. Per via di Cerines si ha inteso esser sta preso uno navilio cerignato da 4 fusle turchesche armade a Rodi, é fuste assi è fuora: Le galie, la Bemba, è in Famagosta, si conzava, la peste è intra in li galioli ; la Capella ussite ben interzata, qual per il Conseio di 12 è andà acom-pagnar alcuni navili con mercadanlie de nostri, fono a Barulo, dove è gran pesle, con ordine torni immediate nè metti in terra. Di Roma, di V oralor, di li, ricevute a dì 18, la matina. Avanti heri al lardi vene lettere dii re Anglico a li soi oratori che, non occorrendo far altro dii matrimonio qui in corte et esser sta dechiarito conira la intentimi loro, el reverendo dotor domino Bendo inglese tolto li-cenlia dal Papa si parti, et che lo auditor de la Camera et cavalier Casal, pur soi oratori, restino senza negoliar alcuna cosa, unde il dolor Benelo andò dal papa a domandarli licenlia: il Papa, senza far alcuna alteration, disse facesse quello li piacesse, ma avanti partisse li parlasse. Et cussi heri in concistorio Soa Beatitudine propose la cosa, dicendo, li reverendissimi cardinali lo consigliasse s’il dovea levar il suo nuntio di Anglia ; li fo risposto Soa Santità era padre comune però non lo dovesse rimover, ma si '1 fosse licenlialo dovesse partir. Ha inteso che ’1 duca di Norfolch tornava in Anglia et che quando i’ andò in Franza fo persuaso dal re Christianissimo a mandarlo, slringendose col Papa, et non li piaceva a Anglia questo, et si aspeta lettere di Franza ; si tien il re habbi scrito in Anglia. In dito concistorio comparse l’avocato di la regina Caterina instando el procieder conira il re ; non li parse a Soa Beatitudine de far altro, el il reverendissimo Tornon non fo in concistorio. Vene qui heri unocapitanio de guerra di l’impe-ralor, parli a dì 29 dii passato da Monzon, venulo per solicitar el partir dii Doria per Coron : dice, don Alvaro esser partito de Spagna con le galie e andato verso Messina. Et Soa Maestà desidera el Papa concludi la liga con Sguizari. L’imperatrice dice è ricascata in camin, ma stava bene. El dito eapitanio è partito per Napoli et va a Coron a trovar el principe Doria . In Spagna è gran quantità de fomenti et questo oralor cesareo ha parlà con mercauti spagnoli fazino pensier a questo ; da Napoli non è modo di trazerne. El Pontefice questa malina ha fato inti-